Modena, Interventi sul Ramazzini grazie all’Opera pia

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La variazione di bilancio destina agli anziani i 495 mila euro passati al Comune con l’estinzione dell’ente. Investimenti per 5 milioni dal 2017 agli anni successivi

comune di Modena logoMODENA – Saranno destinati a finanziare interventi e servizi rivolti agli anziani i 495 mila euro che il Comune di Modena introita con l’estinzione dell’Opera pia Casa di riposo, avvenuta in luglio dopo un percorso condiviso con la Regione. Al Comune sono stati trasferiti anche lo Spazio anziani e i 24 appartamenti protetti di strada Vaciglio (dove vivono anziani con maggiore autonomia), la prima sperimentazione di una formula che oggi viene definita “cohousing”, già assegnati in comodato d’uso gratuito e gestiti dal settore Servizi sociali.

Insieme all’applicazione dell’avanzo 2015 per finanziare investimenti per 974 mila euro, l’introito di 495 mila euro è una delle principali voci di autofinanziamento della variazione di bilancio comunale illustrata al Consiglio comunale oggi, giovedì 22 settembre, dall’assessora al Bilancio Ludovica Carla Ferrari. Proprio grazie a una parte delle risorse dell’Opera pia, la manovra finanziaria prevede l’anticipo dell’intervento di manutenzione straordinaria per 300 mila euro sulla Casa protetta Ramazzini, oltre che alcuni lavori finanziati da contributi della Regione: dall’ampliamento del sistema di videosorveglianza alla Madonnina (42 mila euro) a interventi sui corsi d’acqua minori (70 mila euro), fino al nuovo sistema di antitaccheggio e prestito per la Biblioteca Delfini (25 mila euro).

La manovra, inoltre, prevede la revisione in riduzione per circa 5 milioni di euro del Piano investimenti 2017 al fine di assicurare, secondo le regole della legge di stabilità 2016, il pareggio di bilancio nel 2017 a fronte della reimputazione delle spese di investimento 2015 ancora in corso di gestione. L’operazione comporta il differimento da un anno all’altro di alcuni interventi relativi a manutenzioni di impianti sportivi, la riqualificazione di bagni pubblici o la realizzazione di infrastrutture stradali, come la rotatoria tra via Emilia Est e via Caduti sul lavoro. Si spostano sul 2019, inoltre, gli impegni di 600 mila euro per la curva dello Stadio Braglia e di un milione per le ipotesi di intervento sulle ex Fonderie. “Non cambia – ha spiegato l’assessora Ferrari – l’impianto strategico del Piano investimenti che stiamo realizzando, come dimostrano anche alcune recenti inaugurazioni e l’avvio di importanti interventi: dalle scuole Mattarella ai lavori dell’ex Amcm, solo per fare due esempi. Dopo i 35 milioni di investimenti messi in movimento nel 2015, quest’anno stimiamo di realizzarne tra i 20 e i 25 milioni”.

La variazione, che prevede per il 2016 un milione e 575 mila euro di interventi in parte corrente e circa 930 mila euro, tra storni e nuovi investimenti, nella parte in conto capitale, è stata illustrata insieme al Documento unico di programmazione 2017-2019 e al Bilancio consolidato 2015 del Gruppo Comune di Modena, con la verifica finale del controllo sulle società partecipate per l’esercizio 2015 e il monitoraggio infrannuale del 2016. In base ai principi contabili solo Amo avrebbe dovuto essere inserita nell’area di consolidamento, ma l’amministrazione comunale ha deciso, con lo scopo di rendere più significativo il bilancio consolidato, di comprendere anche le altre società controllate (CambiaMo e ForModena) e di inserirvi anche la Fondazione Cresciamo.

Nei dati di sintesi del consolidato relativo anche agli enti controllati e partecipati, il patrimonio netto di pertinenza del Comune risulta di un miliardo e 566 milioni di euro e il controllo sull’esercizio 2015 evidenzia risultati economici in sostanziale pareggio o positivi per Fondazione Cresciamo, CambiaMo, Farmacie comunali e Seta, mentre risulta negativo per 380 mila euro il dato relativo a Modena Fiere (ma il Consiglio comunale ha già deliberato nei mesi scorsi la riduzione del capitale sociale per perdite) e per 94 mila euro quello di ForModena.

Proprio nella variazione di bilancio si prevede un accantonamento di quasi 27 mila euro per la situazione di ForModena, dove la quota del Comune è del 57 per cento, e di 5 mila euro per il disavanzo di Promo (108 mila euro nel 2015, il Comune ha una quota del 9,5 per cento).

Il monitoraggio infrannuale relativo all’esercizio 2016 del Bilancio consolidato, comunque, oltre alla tenuta dei bilanci di tutte le partecipate, evidenzia un miglioramento atteso dei conti sia per ForModena (grazie al recupero graduale delle entrate del Fondo sociale europeo a al rilancio delle attività dio formazione in ambito sociale) che per Modena Fiere, in seguito alla revisione del piano industriale, che prevede azioni di riduzione dei costi e incremento del fatturato sulle manifestazioni acquisite.