Mobilità sostenibile, i cesenati acquistano sempre di più automobili meno inquinanti (FOTO)

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Assessora Francesca Lucchi

Incremento delle ibride, ancora poche le vetture elettriche.  Il resoconto ambientale lavorato da Istat

CESENA – I cesenati lavorano per un futuro più sostenibile ma c’è ancora tanto da fare. È questa la giusta sintesi dei dati ambientali relativi alla mobilità raccolti da Istat nell’Indagine 2020 che voce per voce, dal verde pubblico alla qualità dell’aria per approdare ai rifiuti e – appunto – alla mobilità, definisce la carta d’identità ambientale cittadina. Rivolta ai soli comuni capoluogo di Provincia, la partecipazione all’indagine anche da parte del Comune di Cesena, con una complessa raccolta interna di dati, è stata richiesta dalla Giunta comunale, al fine di avere a disposizione una raccolta organica di informazioni a supporto del monitoraggio dello stato dell’ambiente urbano e dunque delle azioni intraprese dall’Amministrazione comunale per assicurare la buona qualità dell’ambiente sul territorio.

“Rendere la mobilità sempre più sostenibile – commenta l’Assessora alla Viabilità Francesca Lucchi – è una delle sfide più grandi del nostro presente. I dati ricevuti da Istat ed elaborati dal nostro Ufficio Statistica ci dimostrano che i cesenati procedono gradualmente nella giusta direzione a tutela dell’ambiente e con lo scopo di ridurre le emissioni di Co2. Da un lato ci sono coloro che hanno ridotto di gran lunga l’utilizzo della propria automobile a favore della bicicletta, dall’altro invece ci sono i cittadini che investono nell’acquisto di una nuova vettura meno inquinante o che promuovono forme di mobilità condivisa, tramite la sharing mobility. Nell’ambito del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile – prosegue l’Assessora – abbiamo identificato al 2030 l’obiettivo di portare almeno al 15 per cento degli spostamenti automobilistici, quelli spinti a propulsione elettrica. Nell’agenda politica europea e dunque del nostro Paese, le soluzioni innovative per il taglio delle emissioni sono di assoluta importanza e rappresentano una sfida che passa proprio per l’elettrificazione del parco auto. Per sostenere e incrementare la diffusione sul nostro territorio dei veicoli a zero emissioni è dunque fondamentale potenziare l’infrastruttura per la ricarica delle automobili elettriche e ibride. A questo proposito, lo scorso luglio abbiamo promosso un Avviso pubblico rivolto ai gestori di energia elettrica interessati alla collocazione delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici o ibridi in tutti i posti auto pubblici a servizio di tutti gli utenti disponibili nel territorio comunale. Questo servizio di ‘mini distributori diffusi’ risulta quanto mai necessario per il progressivo aumento della vendita di auto elettriche e ibride sempre più concorrenziali per il prezzo – anche grazie ai maggiori incentivi – e per l’autonomia chilometrica”.

I dati dell’ACI (Pubblico Registro Automobilistico) registrano un aumento generalizzato dei tassi di motorizzazione per tutti i comuni capoluogo, dal 2015 al 2020. Nello specifico, Cesena si contraddistingue per l’alto tasso di autovetture (solo Ravenna ha un tasso più elevato in Emilia-Romagna) e di motocicli (inferiore solo a Rimini). Entrambi i tassi nel 2020, rispettivamente di 682 vetture ogni 1000 abitanti e 165 motocicli ogni 1000, superano sia i livelli medi dei capoluoghi emiliano-romagnoli che nazionali.

È invece pari a 20,8 la percentuale di vetture Euro 3 per Cesena, solo Bologna e Parma registrano livelli inferiori. Come percentuale di Euro 4 Cesena registra il terzo valore più alto (solo Forlì e Rimini hanno tassi più elevati). Gli euro 5 sono diffusi in maniera piuttosto omogenea in regione, con tassi leggermente superiori alla media italiana. La percentuale delle vetture meno inquinanti (Euro 6) comincia finalmente ad essere maggiore rispetto alle altre categorie più inquinanti, pari al 33,4% nel 2020 per Cesena, simile al livello medio in E-R ma superiore  alla media italiana.

A Cesena, così come Ravenna, dal 2017 sono le autovetture a gasolio ad essere le più diffuse (nel 2020 pari al 40,3%). Dal 2015 le autovetture a benzina sono diminuite passando dal 42,9% al 38,3% del 2020, mentre sono cresciute quelle a bassa emissione, raggiungendo il 21,4%, in linea con la media in E.R. e notevolmente superiore al livello italiano (pari a 11,5%). Tra le autovetture a bassa emissione quelle ibride negli ultimi due anni hanno registrato un incremento raggiungendo il valore di 15,2 autovetture ogni 1000 abitanti, valore inferiore alla media italiana. Poche le auto elettriche (1,5 per 1000 abitanti), solo Ferrara ha valori più bassi. Piuttosto elevato invece è il numero di autovetture gas e bi-fuel (197,4 per 1000 abitanti), tra i più elevati in Emilia-Romagna e nettamente superiore alla media italiana.

In città inoltre, così come avviene a Ferrara, si registra la percentuale più bassa (5,7%) in regione di autovetture di grossa cilindrata, più bassa anche su scala nazionale. Elevata invece risulta la percentuale di piccole autovetture (il 53,7%), inferiore al livello italiano, pari al 56,6. Cesena registra la terza percentuale più bassa (51,8%) in regione, dopo Bologna e Rimini, di motocicli Euro2 o inferiore. Si tratta però di un valore superiore a quello italiano, pari a 48,7%.