Modena

Maxi operazione anti-spaccio, soddisfazione del sindaco

Gian Carlo Muzzarelli: “Tali risultati sono raggiungibili solo con la collaborazione di tutte le Istituzioni coinvolte, ma occorre non abbassare la guardia”

MODENA – Soddisfazione e gratitudine a nome di tutta la comunità modenese per l’esito dell’operazione della notte scorsa contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, coordinata dalla Procura della Repubblica e frutto di una stretta e proficua collaborazione tra Istituzioni. Ad esprimerle è il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli che nel ringraziare gli agenti della Squadra Mobile e gli operatori della Polizia locale che hanno partecipato all’attività d’indagine, oltre che all’esecuzione delle misure emesse dal Gip del Tribunale, sottolinea anche il ruolo dei Servizi sociali e delle comunità di accoglienza di quelli che allora erano minori stranieri non accompagnati, nel contrastare e prevenire l’illegalità segnalando ogni condotta illecita.

Proprio dalle circostanziate segnalazioni circa le criticità di presa in carico rispetto a diversi minori stranieri non accompagnati (oggi tutti maggiorenni) di nazionalità tunisina a causa del grave rischio devianza degli stessi, è scaturita l’attività investigativa della Questura.

Già allora – scrivendo a Prefetto, Questore e Procura dei Minori presso il Tribunale di Bologna – il sindaco esprimeva preoccupazione per un tema di sfruttamento legato ai flussi migratori, sia in termini di sicurezza dell’intero contesto comunitario che per la necessità di proteggere gli altri minori in tutela al Comune dal rischio di essere coinvolti in reti devianti. Muzzarelli sottolineava quindi la necessità di un approccio multidisciplinare e l’intervento coeso di tutte le istituzioni coinvolte. “Come constatiamo anche oggi – afferma il sindaco – il lavoro di squadra funziona, con questa convinzione abbiamo rinnovato il Patto per Modena sicura. Di fronte al perdurare di certe criticità e all’incertezza del contesto sociale ed economico mondiale, non possiamo abbassare la guardia, ma anzi occorre individuare insieme nuove strategie condivise per contrastare i fenomeni di illegalità e costruire percorsi di vera integrazione”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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