Manon Lescaut, fuga d’amore senza fine

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Zanettin (Manon Lescaut), Lardizzone (Des Grieux) – foto Andrea Simi

Il dramma di Puccini apre la stagione lirica del Teatro Galli

RIMINI – La stagione d’Opera del Teatro Galli di Rimini si inaugura venerdì 11 febbraio (ore 20) e domenica 13 febbraio (ore 15.30) – con Manon Lescaut, il dramma lirico che Giacomo Puccini scrisse poco più ventenne firmando così il primo di una serie di capolavori musicali.

L’opera del giovane musicista toscano era ispirata ad un celebre romanzo L’Histoire du chevalier Des Grieux et de Manon Lescaut, scritto tra il 1728 e il 1731 dall’abbé Prévost e già oggetto di svariate trasposizioni liriche, inclusa la versione di Jules Massenet di pochi anni precedenti e da cui il compositore francese volle prendere le distanze per trasformare la passione dei due giovanissimi protagonisti in una fuga disperata e senza speranza.

Il debutto di Manon Lescaut al Teatro Regio di Torino nel 1893 costituì un successo immediato per Puccini che riscosse un entusiasmo senza limiti e mettendo le basi per l’avvio della carriera internazionale del compositore.

Sul palco del Teatro Galli i protagonisti di Manon Lescaut saranno il soprano Monica Zanettin (Manon Lescaut), il tenore Paolo Lardizzone (Des Grieux), il baritono Marcello Rosiello (Lescaut) accanto agli altri interpreti: Alberto Mastromarino, Saverio Pugliese, Marco Innamorati, Cristiano Olivieri, Irene Molinari e Alessandro Ceccarini, tutti affidati alla bacchetta di Marco Guidarini sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e del Coro Archè.

Con le scene di Giuliano Spinelli, i costumi di Rosanna Monti, le coreografie di Luigia Frattaroli e le luci di Marco Minghetti ideato dal regista Aldo Tarabella in scena a Rimini nasce dalla coproduzione del Teatro del Giglio di Lucca, del Teatro Luciano Pavarotti di Modena, del Teatro Alighieri di Ravenna e del Teatro Galli.

“Ho pensato che questa storia – racconta il regista Aldo Tarabella – potesse sopravvivere oltre il tempo, come se fosse stata incisa sulle mura del palazzo per poi essere raccontata in un altro tempo, agli inizi del Novecento, rendendola così ancor più vicina a noi, durante un inizio d’anno a Parigi. Insieme allo scenografo Giuliano Spinelli abbiamo creato un allestimento che, alla fine dei nostri studi e incontri, è divenuto un unico elemento poetico che potesse dialogare con la storia di Manon: un palazzo monumentale che, al pari dei sogni e delle ambizioni della protagonista dell’opera, subirà crolli e mutazioni, dal giocoso esterno del palazzo di posta del primo atto agli interni maestosi del salone di Geronte al desolante molo del porto, sino alla sua definitiva metamorfosi nell’ultimo atto”.

Biglietti  

Teatro Galli (piazza Cavour 22, Rimini) tel. 0541 793811, dal martedì al sabato dalle 10 alle 14 e il martedì e il giovedì anche dalle 15,30 alle 17,30; e-mail biglietteriateatro@comune.rimini.it.

On line: biglietteria.comune.rimini.it 

Per informazioni: www.teatrogalli.it