“Ma tu ci tieni a me? tour” il 16 marzo a Bologna

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Arssalendo – Christian Kondic

BOLOGNA – Arssalendo riparte in tour nel 2023 con le prime date del suo “Ma tu ci tieni a me? tour”, nome omonimo del suo ultimo ep, pubblicato lo scorso gennaio e che sta conquistando sempre più pubblico e stampa, confermando l’artista come uno dei nomi più interessanti dell’emergente, rigenerata scena di musica elettronica-clubbing italiana. Dopo la data di apertura del 17 febbraio al Fanfulla di Roma e alcune date nel Nord Italia, questa settimana Arssalendo sarà ospite del Freakout Club di Bologna, giovedì 16 marzo. Siete tuttə invitatə – e, in caso di interesse, sono ben graditi articoli di segnalazione, report o interviste in occasione dell’evento.

Il tour sarà l’occasione non solo per ascoltare dal vivo il suo album “Tutti ammassati senza affetto” e brani come Quattro Pareti, Dentro c’è il mare e Sottopelle, ma anche per scoprire in una dimensione intima e reale le tracce del suo EP Ma tu ci tieni a me?, che sul palco esploderanno in una luce nuova, complice l’atmosfera psichedelica e suggestiva che l’artista riesce a generare con la sua esibizione. Il palco, infatti, è l’habitat naturale dell’artista, dove si sveste di ogni costrutto e inibizione per lasciarsi andare totalmente in una trance performativa, e con lui anche il pubblico.

MA TU CI TIENI A ME? TOUR 2023 (date in aggiornamento)

17/02 – Fanfulla – Roma

04/03 – Musici per Caso – Piacenza

11/03 – Spazio211 – Torino

16/03 – Freakout Club – Bologna

17/03 – District272 Milano x Funclab – Milano

19/03 – Disco Presto w/Palazzi D’Oriente – Parma

28/04 – Giardini Luzzati – Genova

Non solo, il legame tra l’ultimo EP di Arssalendo e la dimensione live è tanto intrinseco quanto fondamentale. Ma tu ci tieni a me?, infatti, nasce dall’esigenza dell’artista di fissare e mettere a fuoco l’ultimo anno trascorso, fatto di cambiamenti rapidi e rivoluzioni interiori, e in cui il suo primo tour ha giocano un ruolo fondamentale. Quattro tracce che ripercorrono, in ordine casuale e con ritagli di immagini, un anno che ha segnato l’artista, tra una visibilità sempre più crescente, responsabilità e il primo tour ufficiale. L’EP è stato scritto tra una data e l’altra, o tra varie location, aspetto che si riflette sulla composizione delle quattro tracce, poiché nate anche dall’esperienza live di ogni show, che ha affinato la sensibilità dell’artista nel capire come accompagnare e indirizzare la sua musica futura.

Si tratta di un EP spiccatamente più pulito e messo a fuoco, che segnano un ulteriore passo verso la maturità di Arssalendo, che alza ancora una volta l’asticella della qualità dei suoi lavori in studio. Pur mantenendo gli stilemi iconici del suo sound, in Ma tu ci tieni a me? la tensione schizofrenica delle produzioni e le sonorità frenetiche si fanno un po’ da parte per lasciar respirare, a pieni polmoni, l’ascoltatore. Le tracce, adesso, si dilatano, lasciano spazio a melodie più “ordinate” e introspettive, che cullano l’orecchio, stringendo il cuore. Le sonorità clubbing si ridimensionano a vantaggio di un cantato più curato e sicuro di sé, e la voce si fa più naturale, con meno momenti “pitchati”. Non solo, spicca anche un maggiore uso di strumenti suonati, come già emerso nel primo estratto Quaderno e qua nell’omonima traccia Ma tu ci tieni a me? scritta originariamente chitarra-voce. Un EP che mette in luce un aspetto inedito di Arssalendo, quello più cantautoriale, ma perfettamente in armonia con le sue tipiche sonorità sperimentali, in una nuova, rigenerata forma.