‘Linea Verde Start’: il viaggio della rubrica di Rai 1 nella Stamperia Marchi di Santarcangelo

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SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN) – Questa settimana approda in Emilia-Romagna il viaggio di ‘Linea Verde Start’ nell’Italia del valore artigiano testimoniato dalle imprese di Confartigianato.

Sabato 6 novembre (la messa in onda di sabato scorso è saltata cambi di forza maggiore nel palinsesto di Rai1) la popolare trasmissione televisiva sarà anche a Santarcangelo, dove nelle settimane scorse è stata registrata una puntata dedicata all’Antica Stamperia Marchi.

Alle ore 12.00, su Rai 1, l’azienda nata nel 1633 sarà protagonista insieme al suo antico mangano, unico esemplare esistente al mondo e ancora funzionante. Da allora la bottega e il mangano sono sempre stati in attività, quella dei Marchi è infatti tra le botteghe più antiche d’Italia ed è iscritta nel registro delle imprese storiche della camera di commercio dell’Emilia-Romagna.

La Famiglia Marchi porta avanti la tradizione da quattro generazioni col suo mestiere di stampa a mano su tela, utilizzando per la lavorazione un’antica macchina costruita nell’anno di avvio dell’attività e che serve per stirare i tessuti.

Si aggiungono gli stampi in legno intarsiati a mano con disegni risalenti al 1600-1700 fino ai giorni più recenti. I Marchi custodiscono più di 2.000 stampi che rappresentano l’intera arte decorativa della Romagna.

Il mangano è una ruota che produce forza, costruita seguendo gli studi di Leonardo da Vinci grazie al quale un solo uomo, spezzando l’equilibrio esistente tra la pietra e la ruota che pesano entrambe esattamente 5 tonnellate e mezzo, camminando all’interno della ruota fa leva sollevando il masso che ha il compito di stirare e compattare la tela.

L’Antica Stamperia Marchi non è solo il luogo in cui si rinnova un’arte antica nel lavoro quotidiano, ma è anche l’identità di un luogo, di un popolo, in cui si raccoglie il senso del paesaggio e della storia santarcangiolese.

La rubrica di Rai 1 ha lo scopo di far conoscere storie di imprenditori e di aziende che esprimono saperi antichi e tradizioni produttive del territorio, capaci però di rinnovarsi per essere all’altezza delle nuove sfide del mercato.

I saperi sono la carta d’identità di questa regione e contemporaneamente il passaporto per il suo futuro di benessere economico, sociale e ambientale.