Liberiamo l’aria: a partire da domenica 8 ottobre entrano in vigore le limitazioni per i veicoli più inquinanti (FOTO)

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Tutti i dettagli dell’ordinanza che resterà in vigore fino al 30 aprile 2024

CESENA – Migliorare la qualità dell’aria e contrastare la presenza di micropolveri. Da domenica 8 ottobre 2023 al 30 aprile 2024 saranno nuovamente attivi i provvedimenti di limitazione alla circolazione dei veicoli privati nel territorio comunale di Cesena, previsti dal Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020) e dal Nuovo Accordo di Bacino Padano. A questo proposito, si precisa che per i cittadini residenti nei comuni alluvionati vengono sospese fino al 31 marzo 2024 le limitazioni alla circolazione dei diesel euro 4 (limitazioni strutturali) ed euro 5 (emergenziali).

Al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico a tutela della salute pubblica, con particolare riferimento alle emissioni degli inquinanti più critici, il Comune di Cesena, tramite un’ordinanza firmata dal Sindaco Enzo Lattuca, ha adottato le misure temporanee di limitazione della circolazione e le misure ordinarie ed emergenziali che resteranno in vigore nel periodo indicato, nelle giornate di lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì, nella fascia oraria dalle 08.30 alle 18.30. Non potranno circolare nell’area del centro abitato di Cesena: i veicoli a benzina fino a euro 2, i veicoli metano-benzina o gpl-benzina fino a euro 1, i veicoli diesel o gpl-diesel o metano-diesel fino a euro 4 compreso, e i ciclomotori e motocicli fino a euro 1.

Nelle domeniche ecologiche, quattro al mese, valgono le limitazioni strutturali previste dal lunedì al venerdì. I divieti sono sospesi nei giorni festivi di mercoledì 1° novembre, venerdì 8 dicembre, lunedì 25 dicembre, martedì 26 dicembre 2023, domenica 31 marzo, lunedì 1° aprile, giovedì 25 aprile 2024; nelle domeniche del mese di dicembre 2023Le limitazioni alla circolazione dei diesel Euro 4 sono inoltre sospese fino al 31 marzo prossimo per i cittadini residenti nei Comuni alluvionati. Tutti i divieti elencati non si applicano nelle strade all’interno del centro abitato che costituiscono viabilità consentita in quanto accesso ai parcheggi scambiatori e alle strutture di ricovero e cura.

Inoltre, nello stesso periodo, ovvero da domenica 8 ottobre al 30 aprile 2024 compreso, nelle unità immobiliari dotate di riscaldamento multicombustibile ubicate a quota altimetrica inferiore a 300 metri sarà in vigore il divieto di utilizzo di biomassa legnosa per riscaldamento ad uso civile nei generatori di calore di prestazione emissiva inferiore a “3 stelle” e nei focolari aperti o che possono funzionare aperti. Non sarà possibile inoltre bruciare residui vegetali, fatte salve deroghe a seguito di prescrizioni emesse dall’Autorità fitosanitaria; limitatamente alla combustione in loco di soli residui vegetali agricoli o forestali in piccoli cumuli non superiori a tre metri steri per ettaro al giorno, da parte del proprietario o dal possessore del terreno, nelle zone non raggiungibili dalla viabilità ordinaria è ammessa deroga per due giorni: nella porzione di territorio comunale ricompresa nelle zone montane e agricole svantaggiate ai sensi del regolamento europeo sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) all’interno del periodo indicato; nelle restanti porzioni di territorio unicamente nei mesi di marzo, aprile ed ottobre.

Il Bollettino Arpae sarà emesso ogni lunedìmercoledì e venerdì (giorni di controllo) e indicherà se, a partire dal giorno successivo, saranno attivate o meno le misure emergenziali, sulla base dell’eventuale previsione di superamento dei limiti giornalieri di legge di PM10 nell’aria per il giorno di controllo e per i due successivi. Nelle giornate di validità delle misure emergenziali le limitazioni ordinarie alla circolazione saranno estese, sempre dalle 8.30 alle 18.30, anche ai DIESEL EURO 5 (per i residenti nei Comuni alluvionati il divieto è sospeso fino al 31 marzo)GPL/DIESEL e METANO/DIESEL EURO 5 ed entreranno in vigore altre disposizioni tra cui la riduzione delle temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti di vita riscaldati.