Lavori di pubblica utilità per beneficiari del reddito di cittadinanza

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Nel 2023 proseguono i progetti del Comune di Ferrara e si aggiungono nuove proposte

FERRARA – Continueranno anche nel 2023, con alcune novità, le esperienze di lavori di pubblica utilità attivate dal Comune di Ferrara per i beneficiari del reddito di cittadinanza. Saranno infatti confermati i Puc (Progetti utili alla collettività) già in essere: all’Archivio generale (con 4 posti disponibili), nelle biblioteche comunali (4 posti) e a Ferrara Tua (6 posti) e si aggiungerà un nuovo progetto per lo svolgimento di attività di accoglienza al pubblico del Servizio Anagrafe, Stato Civile ed Elettorale del Comune, per ulteriori 4 posti disponibili. A prevederlo è una delibera approvata martedì 7 febbraio dalla Giunta comunale su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Cristina Coletti.

“I Puc – ricorda l’assessore – sono attività che i beneficiari di reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere e rappresentano una misura di politica attiva del lavoro, da intendere quindi come un’occasione di crescita e di acquisizione di nuove competenze, attraverso esperienze da svolgere sul campo. Per questo, oltre ad ampliare l’offerta delle proposte all’interno dei servizi comunali, abbiamo deciso di coinvolgere il privato sociale tramite il lancio di un avviso rivolto agli Enti del Terzo Settore che vogliano proporre all’Amministrazione nuove proposte progettuali, in ambito sociale, culturale, ambientale, formativo o di tutela dei beni comuni, per ampliare il catalogo dei Puc”. A questo proposito, è, tra l’altro, intenzione dell’Amministrazione comunale sottoscrivere una convenzione con il Csv – Centro Servizi per il volontariato di Ferrara per dare il via a una collaborazione che faciliti l’adesione all’avviso da parte degli Enti del Terzo Settore.

“Le spese di realizzazione dei progetti – spiega ancora l’assessore Coletti – saranno finanziate totalmente dal Fondo nazionale di contrasto alla povertà e, naturalmente, le persone coinvolte non saranno impiegate in sostituzione del personale dipendente o per lo svolgimento di attività già assegnate in appalto”.

Prevista dalla delibera approvata ieri dalla Giunta anche l’individuazione, tramite Asp, che resta confermata come soggetto responsabile dei Puc per conto del Comune, di una specifica figura di mediazione, un tutor, che sarà punto di riferimento costante tra l’Ente ospitante ed il singolo partecipante, per agevolare le procedure amministrative (rilevazione presenze, monitoraggio e supervisione), ma soprattutto per svolgere il ruolo di referente dei partecipanti ai Puc.

Sul piano strettamente amministrativo, infine, la delibera consente al Comune anche di aderire al nuovo protocollo Inail per l’attivazione delle coperture assicurative contro gli infortuni per i partecipanti ai Puc.