La storia di “Perlasca”, il “Giusto tra le nazioni” il 6 marzo al teatro degli Atti

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RIMINI – Una storia straordinaria che nasconde una morale tanto semplice quanto non scontata. “Davanti a qualcosa di terribile si può reagire in due modi: commentare la cosa, oppure occuparsi della cosa. A commentare siamo capaci tutti. Per occuparsi di un problema e risolverlo, serve la volontà di farlo”. In queste note di regia è sintetizzata la lezione di umiltà e coraggio, quanto mai attuale, di Giorgio Perlasca, “Giusto tra le nazioni”, a cui è dedicato lo spettacolo che il Teatro de Gli incamminati mette in scena domenica 6 marzo (ore 21) al Teatro degli Atti di Rimini.  

Perlasca rientra nelle iniziative promosse dal Comune di Rimini in occasione della Giornata in memoria dei Giusti dell’umanità, che ricorre il 6 marzo e istituita dal Parlamento europeo per “rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani”.

Lo spettacolo scritto e interpretato da Alessandro Albertin con la regia di Michela Ottolini, riporta il pubblico nella Budapest del 1944. Giorgio Perlasca, un commerciante di carni italiano, è ricercato dalle SS, reo di non aver aderito alla Repubblica di Salò e dunque di essere un traditore. In una tasca della sua giacca c’è una lettera firmata dal generale spagnolo Francisco Franco che lo invita, in caso di bisogno, a presentarsi presso una qualunque ambasciata spagnola. In pochi minuti Giorgio diventa Jorge Perlasca e si mette al servizio dell’ambasciatore Sanz Briz per salvare dalla deportazione quanti più ebrei possibile. In soli 45 giorni, sfruttando straordinarie doti diplomatiche e un coraggio da eroe, evita la morte ad almeno 5.200 persone.

A guerra conclusa torna in Italia e conduce una vita normalissima, non sentendo mai la necessità di raccontare la sua storia, se non a pochi intimi. Vive nell’ombra fino al 1988, quando viene rintracciato da una coppia di ebrei ungheresi che gli devono la vita. Da qui parte il racconto affascinante e commovente che Il Teatro de Gli Incamminati porta in scena, accompagnando il pubblico alla scoperta della storia autentica di questo “Giusto tra le nazioni” e di un capitolo della nostra storia che è necessario conoscere.

Perlasca sarà replicato anche lunedì 7 marzo alle ore 10, per una matinée riservata alle scuole.

Link al promo dello spettacolo: www.vimeo.com/208625085

Biglietti: 12 euro intero, 10 euro ridotto under 29. 

On line: biglietteria.comune.rimini.it 

Biglietteria Teatro Galli (piazza Cavour 22, Rimini) tel. 0541.793811, sabato dalle 10 alle 14; e-mail biglietteriateatro@comune.rimini.it. Per informazioni: www.teatrogalli.it

Teatro de Gli Incamminati
PERLASCA
Il coraggio di dire no
di e con Alessandro Albertin
regia Michela Ottolini
produzione Teatro de Gli Incamminati
in collaborazione con Overlord Teatro
con il patrocinio della Fondazione Giorgio Perlasca