Gambettola

La Solitudine del Sovversivo: il regista Marco Bechis a Gambettola

Mercoledì 2 febbraio ore 20.45 al Centro Culturale Fellini. Anpi Rubicone promuove l’incontro con il regista per la presentazione del suo libro

GAMBETTOLA (FC) – L’Anpi Rubicone promuove un nuovo incontro con l’autore e mercoledì 2 febbraio a Gambettola porterà come ospite un importante regista cinematografico che si è cimentato con un’opera letteraria autobiografica. Si tratta di Marco Bechis, regista del famoso “Garage Olimpo” fra gli altri, che nel 2020 ha dato alle stampe il volume “La Solitudine del Sovversivo”, edito dalla casa editrice Guanda.

Mercoledì 2 febbraio alle ore 20.45 al Centro Culturale Fellini, in corso Mazzini a Gambettola, il regista sarà ospitato nell’iniziativa promossa da Anpi e dialogherà con il giornalista Stefano Menenti, amico di Bechis. La serata, promossa in collaborazione con il Comune di Gambettola – Assessorato alla Cultura, sarà introdotta dal saluto dell’assessore alla cultura Serena Zavalloni e dal Presidente di Anpi Forlì-Cesena Gianfranco Miro Gori, mentre sarà coordinata dal Presidente Anpi Rubicone Luca Bussandri.

Marco Bechis, italo-sudamericano, è affermato regista, sceneggiatore e produttore e vanta ben 25 premi internazionali con i suoi film fra cui ricordiamo “Garage Olimpo”, “Alambrado”, “Hijios/Figli”, “La terra degli uomini rossi”, “Il sorriso del capo” e “Il rumore della memoria”.

Nel libro il regista ripercorre il suo sequestro da parte della dittatura militare Argentina il 19 aprile 1977, sino alla sua liberazione e al rientro in Italia grazie all’aiuto del padre, all’epoca dirigente FIAT. Bechis già in Garage Olimpo aveva provato a chiudere i conti col passato, ma solo in questo libro la sua storia si completa, con questo racconto personale che è però anche la voce di una intera generazione che ha subito le torture fisiche e psicologiche di perone che anche alla sbarra non hanno mai ammesso le loro colpe.

Una serata per ripercorrere la storia, riflettere sull’impatto delle dittature militari sulle libertà personali e le tragedie e il sacrificio umano che hanno comportato; così come per capire il ruolo fondamentale dell’arte che si fa politica nel denunciare e rendere visibile questi crimini del passato che non devono ripetersi.

Ingresso libero nel rispetto delle normative covid (verifica green pass).

Informazioni: 348 8257938

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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