“Jazz Band” oggi la presentazione a Bologna

175

Giovedì 13 febbraio 2020, alle ore 18.30 al Grand Hotel Majestic già Baglioni, sarà presentato il volume di Checco Coniglio

BOLOGNA – Se da oltre 60 anni il jazz è di casa a Bologna, lo si deve anche alla Rheno Dixieland Band, poi divenuta Doctor Dixie Jazz Band.

Uno dei suoi membri fondatori, ancor oggi anima di questo importante complesso musicale, Checco Coniglio, ha scritto per Minerva Edizioni “Jazz Band”: dagli esordi come gruppo universitario, alle sfide tra jazz band, sino ad arrivare al Festival Internazionale del Jazz, questo volume ci regala uno straordinario affresco della storia del jazz nel capoluogo emiliano.

Checco Coniglio ha cominciato da autodidatta lo studio del trombone, noleggiandone uno nel 1957, ed ancora oggi continua imperterrito a suonare la sua musica dopo aver passato 62 anni insieme a tantissimi amici che, come lui, cercavano di imitare i grandi jazzisti americani come Louis Armstrong, Bix Beiderbecke o Benny Goodman.

Sfogliando le pagine di questo libro, intitolato “Jazz Band”, il lettore, accompagnato da un Checco dapprima adolescente, poi adulto ed infine anziano, ripercorrerà la storia dello sviluppo e della crescita di questo straordinario genere musicale all’ombra delle Due Torri.

Si può inoltre seguire la storia di alcuni giovani appassionati che hanno tentato di diventare dei grandi jazzisti, ma che, pur non riuscendovi, hanno ugualmente trascorso dei bellissimi e lunghissimi periodi di grande socialità e divertimento.

È bello ed appassionante leggere dell’alternanza di speranze e delusioni di questi ragazzi, dei primi concerti affrontati con tremore, delle prove pesantissime, dello studio degli assoli dei grandi jazzisti, nonché rivivere con loro le tournée e i viaggi in luoghi quali Cap d’Antibes, Düsseldorf, Barcellona, Zurigo, ecc.

Questo volume, anche grazie alla narrazione di un Autore dotato di un forte senso dell’umorismo, è un vero e proprio scrigno di episodi, quadretti, momenti, eventi, vicende e situazioni comiche, che lo rendono estremamente piacevole nella lettura.

Il libro sarà presentato il 13 febbraio 2020 alle ore 18.30 al Grand Hotel Majestic già Baglioni, Bologna.
Modera ROBERTO MUGAVERO. Interviene TEO CIAVARELLA

Seguirà un intervento musicale eseguito da Teo Ciavarella al piano, Checco Coniglio al trombone, Stefano Donvito al basso e Michael Harding alla batteria.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Info https://bit.ly/2O7Ommr

Un appuntamento assolutamente da non perdere, per tutti gli appassionati di musica e per gli amanti della lettura.

CHECCO (FRANCESCO) CONIGLIO è nato a Bologna il 22 maggio 1942.

Nel 1966 si è laureato in Economia e Commercio all’Università di Bologna, dopo aver frequentato il Liceo Galvani e le Scuole San Domenico di Bologna.
Nel 1956 ha iniziato come autodidatta lo studio e la pratica del trombone e nel 1958 con Nardo Giardina e Pupi Avati, ha fondato la Rheno Dixieland Band, vincitrice del primo premio per il Jazz Tradizionale al Festival del Jazz di Cap d’Antibes del 1960 (al clarinetto c’era Lucio Dalla). Sempre con Pupi Avati, ha fondato nel 1961 la Rheno Jazz Gang che vinse la Coppa Radiofonica del Jazz per il Jazz Tradizionale.

Tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’70 è stato promotore della nascita della Cantina di Via Pepoli (1969, con Gianfranco Tornelli), nonché fondatore la Doctor Dixie Jazz Band (1972, con Nardo Giardina) e il Bologna Jazz Ensemble (1977, con Jimmy Villotti) e dal 1972 con la Doctor Dixie Jazz Band ha partecipato a innumerevoli concerti e festival; per citarne solo alcuni: Umbria Jazz (dieci partecipazioni), Grande Parade du Jazz a Nizza (1986), Festival di Bologna (prime tre edizioni), Saint Vincent (due partecipazioni), Cap d’Antibes (1960), Zurigo (1961), Dusseldorf (1960), Fano etc…Oggi la Band è ancora in attività e Checco ne è il Decano.

Inoltre dal 2007 al 2012 ha collaborato alla organizzazione e alla gestione del Bologna Jazz Festival affiancando Massimo Mutti, Presidente e Direttore Artistico, e dal 2011 al 2016 ha collaborato con Paolo Alberti nella organizzazione della Strada del Jazz.

Dal 2012 al 2015, insieme con Teo Ciavarella, ha tenuto corsi di musica Jazz, nell’ambito del Programma: “La filosofia nei luoghi del silenzio” della “Nuova Associazione Culturale Accademia”.

Ha ricevuto il “Nettuno d’Oro” dal Comune di Bologna come componente della Doctor Dixie; “ La Turrita di Bronzo “ dal Comune di Bologna insieme alla Doctor Dixie; la “ Targa d’Argento” della Strada del Jazz, sia a titolo personale che insieme alla Doctor Dixie.