MODENA – Supportare le famiglie con interventi educativi e progetti di accompagnamento adeguati alle esigenze, facendo leva anche sull’apprendimento non formale che si realizza fuori dai sistemi educativi preposti, come attraverso il volontariato e la società civile. Le istituzioni pubbliche e private e l’intera comunità diventano pertanto corresponsabili dell’educazione e del futuro dei giovani e, come tali, si adoperano affinché la famiglia possa svolgere nel migliore modo possibile la sua funzione educativa.
In questa impostazione, che mette i minori al centro della comunità, oltre che della famiglia, si colloca il nuovo Centro per le famiglie che il Comune di Modena intende valorizzare e potenziare, come si sottolinea in “PrendiaMoci Cura. Linee di indirizzo per il Welfare”, il documento in fase di elaborazione e condivisione da parte dell’assessorato alle Politiche sociali per aggiornare e rivedere gli indirizzi in ambito sociale alla luce dei cambiamenti del contesto socio-economico e delle ricadute della pandemia.
“Il nuovo Centro per le famiglie sarà sempre più luogo di prossimità e di vicinanza – afferma l’assessora Roberta Pinelli – aperto agli scambi con la società civile e capace di intercettare non solo le problematiche delle famiglie, ma anche le energie positive che la comunità esprime”.
Al Centro è stata destinata una nuova struttura comunale in via del Gambero, non più quindi presso i Servizi territoriali del Quartiere 1, bensì in una sede autonoma con ampi spazi interni per le attività rivolte alle famiglie e una migliore accessibilità, collocata in zona centrale proprio a ridosso del centro.
In quella che fu la casa delle associazioni femminili, a pochi metri dalla scuola d’infanzia, sono già iniziati i lavori per riqualificare gli spazi che ospiteranno il Centro per le famiglie. Mentre in via Galaverna, sede dell’assessorato, dove in concomitanza con l’emergenza sanitaria e la riduzione delle aperture, si è trasferita anche l’attività del Centro per le famiglie, si lavora alla ripartenza e a nuovi interventi per affrontare la sfida educativa dettata da accresciute disuguaglianze sociali, economiche e culturali, conseguenti anche alla pandemia, e in particolare il disagio che i giovani stanno sempre più manifestando.
“Per farlo – precisa Pinelli – si cercano nuove strade e nuove alleanze: con la scuola, innanzitutto, per fronteggiare situazioni di povertà o esclusione educativa e dispersione scolastica e più in generale con tutti i settori, dalle Politiche giovanili allo Sport, con i servizi sanitari territoriali naturalmente, oltre che con il volontariato, il privato sociale e la società civile”.
Nei giorni scorsi la Giunta ha anche approvato anche le nuove Linee di indirizzo per l’affidamento del servizio di gestione delle attività e dei progetti del Centro per le famiglie per i prossimi quattro anni, da giugno 2021 al 31.05.2024.
Maxi gru-pinza al lavoro per l’abbattimento della struttura. La Sindaca: "Momento storico per Cattolica" CATTOLICA (RN)…
Modenese 42enne individuato mentre viaggiava su di un’auto senza assicurazione segnalata da uno dei varchi…
Il narratore torna al Teatro Galli con il nuovo spettacolo in cui dà corpo e…
Ha chiuso con un grande riscontro di pubblico e interesse l’edizione 2024 della rassegna “Archeologia…
Per il Festival della legalità quattro appuntamenti a Reggio, Cadelbosco e Boretto con il professor…
I lavori proseguiranno insieme a quelli di Viserba (Peter Pan) e Marebello (Il Pollicino) e…
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Emilia Romagna News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Contatti - Archivio news - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter