La sua presenza è stata un segno di condivisione dello spirito della manifestazione promossa da giovani medici specializzandi che auspicano l’eliminazione dell’imbuto formativo: ogni anno, infatti, rimangono fuori dalle specializzazioni 8.000 medici, senza poter completare il percorso formativo.
Anche a Parma, in tempi di emergenza coronavirus, l’apporto dei medici specializzandi è stato importante. L’emergenza Covid-19 ha portato sotto i riflettori un problema annoso, quello dell’’imbuto formativo, cioè la carenza di medici specialisti e di medici di medicina generale, specie in situazioni di emergenza.
Da qui la protesta per porre rimedio alla mancanza di formazione che ha ripercussioni sull’intera collettività.
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