Piacenza

“Il resto è silenzio” di Chiara Ingrao il 30 marzo la presentazione alla Passerini Landi

PIACENZA – Giovedì 30 marzo, alle 17, il salone Monumentale della biblioteca Passerini Landi ospiterà la presentazione del libro “Il resto è silenzio”, organizzata dalla Libreria Farheneit in collaborazione con il movimento Donne in Nero di Piacenza. L’autrice, Chiara Ingrao, dialogherà con la giornalista Patrizia Soffientini.

Scrittrice e animatrice culturale nelle scuole, Chiara Ingrao annovera nel suo percorso professionale e umano l’esperienza di sindacalista, interprete, parlamentare, programmista radio, consulente sui diritti delle donne e sui diritti umani. Impegnata da anni a sostegno del femminismo, del pacifismo e del movimento anti-razzista, ha scritto due romanzi – “Il resto è silenzio” e “Dita di dama”– e altrettanti libri per bambini, “Habiba la Magica” e “Mal di paura”, unitamente a numerosi articoli e saggi, alcuni dei quali raccolti in “Oltre il ponte. Pensieri di una femminista di frontiera”. In “Soltanto una vita” ha raccontato la vita e pubblicato gli scritti di sua madre, Laura Lombardo Radice, mentre in “Salaam Shalom” ha racchiuso il suo percorso pacifista in Medio Oriente e altrove.

Il romanzo che verrà presentato giovedì 30 narra le vicende di tre coppie di sorelle, ambientate a Roma, a Sarajevo e nella Tebe del Mito, in bilico fra quotidianità e tragedia, fra dolore e speranza, negli anni della guerra dei Balcani. Il testo del 2007 è ora integrato da nuovi contenuti, fra cui una postfazione di Raffaella Chiodo Karpinsky sui nessi fra la guerra di oggi e quella di allora. A più di un anno dall’invasione russa in Ucraina, resta drammaticamente attuale il tema del conflitto, che dal 24 febbraio 2022 pare rimbombare ovunque sui media, per poi scomparire inghiottito dall’assuefazione, menzionato quasi solo come minaccia alle bollette del gas nel cuore della civile Europa. Quella stessa Europa che, scrive Raffaella Chiodo Karpinsky nella sua postfazione, potrebbe essere travolta da una guerra che si fa totale, ma rimarrebbe lo stesso degli altri, come tutte le altre in ogni parte del mondo, pur sfidandoci nel profondo dell’anima.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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