Il Club dei Bianchi consiglia i vini delle feste

61

Dalle bollicine ai bianchi di struttura fino ai dolci ecco il mix ideale dal pranzo di Natale al brindisi dell’ultima notte del 2021

CESENA – Una sfilata di bollicine, Metodo Classico o Charmat, ma anche bianchi strutturati e proposte dolci. Ecco i vini per le feste di fine d’anno, proposti dal Club dei Bianchi in Romagna a testimonianza della grande versatilità delle etichette autoctone per nulla in soggezione ad accompagnare gli appuntamenti clou, dalla cena della vigilia, al pranzo di Natale, fino al brindisi dell’ultima notte del 2021.

Dodici le proposte per altrettante cantine che, dall’aperitivo al dolce, consentono un viaggio enologico nella Romagna del vino lungo tutte le feste, in attesa di un 2022 ricco di ottimi auspici aperti da una vendemmia di buona qualità e da una vigorosa ripresa dei consumi del nettare di Bacco.

E se proprio i trend di consumo, sia a livello internazionale come a casa nostra, stanno premiando proprio i vini a bacca bianca, la Romagna mostra i suoi gioielli cominciando dalle bollicine, ottime come aperitivo o ad accompagnare gli antipasti, ma, di sicuro effetto anche a tutto pasto soprattutto con il pesce della vigilia. E con il Club c’è l’imbarazzo della scelta. Per chi vuole una beva perfettamente attagliata ai riti dell’aperitivo e ai raffinati antipasti a base di pesce c’è il Blanc de Blanc Metodo classico Pas dose’ di Fattoria Monticino Rosso, terroir imolese, Albana 100% e un’importante sosta sui lieviti che regala al vino un mix azzeccato fra le sensazioni di frutta e quelle più evolute di crosta di pane. Sulla stessa scia ecco il Prèdio, la Gran Cuvè Brut di Tenuta Merlotta (Imola) che mixa, come nelle migliori famiglie, l’eleganza dello Chardonnay al carattere del Pinot Noir regalando una croccante acidità che ne sorregge il gusto.

Si continua in ‘Metodo Classico’ con il Rambela Extra Brut di Randi (Fusignano), spumante a base di vitigno Famoso che regala al vino quel tocco di aromaticità che lo rende adatto anche alle nuove proposte della cucina fusion al profumo d’oriente. Stessa famiglia e stesso territorio, quello del Ravennate, per il Rambela Brut Spumante di Tenuta Uccellina (Russi) uno Charmat lungo, sempre a base di Famoso, che la cantina consiglia con un plateau di crostacei. Continuando nella scia delle bollicine Charmat, incanta il Canto delle Sirene di Branchini 1858 (Imola), spumante a base Pignoletto la cui lunga persistenza accompagna piatti di pesce, sushi e carni bianche, duettando con un altro compagno di viaggio, il Prima Alba, un brut targato Ballardini da Brisighella che nasce da un uvaggio di Pinot e Sauvignon Blanc.

Dalle bollicine ai bianchi strutturati ecco la carrellata delle Albana, il fiore all’occhiello della Romagna del vino, grande bianco che soprattutto nella versione secco sta volando nelle hit delle guide nazionali. Ad aprile le danze è l’Albana Secco 2020 di Tenuta Masselina coltivata nelle Colline della Serra di Castelbolognese, fermentata in acciaio e botti di rovere francese, da abbinare con sicuro successo al cappelletto in brodo del pranzo di Natale. E continuando negli abbinamenti ancora tra vini di struttura adatti ai secondi piatti di pesce e a preparazioni leggere di carni, ecco Ribalda, Romagna Albana Docg di Tenute D’italia, vino netto ed essenziale dalle sensazioni fruttate e floreali con note fresche di erbe officinali; Fiorile l’Albana Docg di Fondo San Giuseppe (Brisighella), un vino fermentato per metà in acciaio e metà in tonneau, di un giallo dorato intenso con naso ampio, note di agrumi e albicocca e sentori minerali; L’Animo, la Rebola dei Colli di Rimini Doc di Tenuta Saiano, terroir riminese, che racconta tramite note minerali e profumi iodati, l’espressione di alta collina e dellʼaffiorare della vena del gesso, con lo sguardo lungo verso il mare.

Amedeo Bianco, il Romagna Albana Docg in purezza di Zavalloni (Cesena), un vino che colpisce al palato per la sua eleganza e pienezza, nato da vigneto cru di oltre 50 anni, attraverso un mix di uve, per metà parzialmente appassite unite a grappoli assemblati in tonneau. E per finire largo alle sensazioni dolci. Ad accompagnare il trionfo di dessert preparati per le tavole delle feste ecco la Talandina, il Romagna Doc Albana Spumante di Celli di Bertinoro, dal colore giallo dorato lucente, profumato di frutta matura, albicocca e frutta candita dal sapore dolce, pieno e suadente, da abbinare con la pasticceria fine, crostate di frutta, panettone, pandoro e dolci al cucchiaio.