Il 29 maggio Modena accoglie gli “Strumenti del mare”

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emilia-romagna-news-24MODENA – Giovedì 29 maggio, alle ore 20.30 al Teatro Pavarotti-Freni, appuntamento per uno speciale finale di Stagione: Modena accoglie gli “Strumenti del mare”.
Legni corrosi dalla salsedine, testimoni silenziosi di traversate disperate, diventano violini, viole, violoncelli. A Modena, per la prima volta, arrivano gli strumenti del mare, nati dal progetto Metamorfosi della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti. Legno proveniente dalle imbarcazioni dei migranti, raccolto a Lampedusa e trasformato da persone detenute nei laboratori del carcere di Opera e Secondigliano, si fa suono, memoria, riscatto. Questi strumenti – carichi di dolore e speranza – compongono l’Orchestra del Mare, simbolo di una musica che accoglie, che trasfigura la tragedia in arte.
Il 29 maggio al Teatro Comunale Pavarotti-Freni, il Quartetto Indaco e Massimo Clavenna rendono omaggio a questa storia. Un concerto? Molto più: una liturgia civile. Un gesto di ascolto. Una scelta di visione.
Non un semplice concerto
La giornata di giovedì 29 maggio vedrà sin dal mattino la presenza a Modena del Presidente di Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, Arnoldo Mosca Mondadori, e di alcuni rappresentanti e promotori del progetto Metamorfosi. Sono state quindi create delle occasioni di incontro, dialogo e testimonianza con gli studenti e le associazioni del territorio che attivamente lavorano nell’ambito dell’accoglienza e del reinserimento civile.
Ore 12 – Liceo Musicale Carlo Sigonio
Saluto istituzionale dell’Assessora alle Politiche educative e Rapporto con l’Università, Federica Venturelli.
Il Presidente della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti e i rappresentanti del progetto Metamorfosi incontrano le classi dell’indirizzo musicale del Liceo Sigonio.
Ore 18 – Chiesa della Madonna del Voto
Incontro pubblico: IL PROGETTO METAMORFOSI E GLI STRUMENTI DEL MARE: LA MUSICA COME MESSAGGIO DI RINASCITA
in collaborazione con Europe Direct Modena nell’ambito dell’attività di Maggio mese dell’Europa
Saluto istituzionale del Comune di Modena e della Presidente della Fondazione Gioventù musicale d’Italia, Rita Virgili.
Modera
Paola Ducci giornalista
Intervengono
Arnoldo Mosca Mondadori Presidente Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti
Silvia Menabue in rappresentanza di Fondazione di Modena
Paola Cigarini referente gruppo Carcere-Città ODV
Lilya Hamadi Casa delle Culture di Modena
Luca Benatti curatore artistico Gioventù Musicale Modena

L’incontro sarà anche occasione di vedere esposti i manufatti di diverse realtà che collaborano con la casa circondariale S. Anna: “Manigolde Circondariale” un progetto di Mani Tese Aps di Finale Emilia e EORTE’ Cooperativa Sociale di Carpi – Laboratorio Gastronomico S. Anna.

La sera, a Teatro  
Al Quartetto Indaco, composto da Eleonora Matsuno e Ida Di Vita ai violini, Jamiang Santi alla viola e Cosimo Carovani al violoncello, con la speciale partecipazione di Massimo Clavenna al contrabbasso è stato commissionato il suggestivo programma musicale che chiuderà la giornata del 29 maggio, alle ore 20.30 presso il Teatro Comunale Pavarotti-Freni.
Il Quartetto Indaco è uno dei più titolati, talentuosi e versatili quartetti italiani, vincitore del concorso internazionale di Osaka nel 2023 (e prossimo a debutti su palcoscenici importantissimi quali l’Accademia di Santa Cecilia di Roma e la Wigmore Hall di Londra) ricopre ormai un ruolo di prim’ordine nel panorama della musica cameristica italiana, spaziando dall’interpretazione del repertorio classico-romantico fino alla promozione della nuova musica.
L’incontro tra gli Strumenti del mare della Fondazione Casa dello Spirito e delle arti e il Quartetto Indaco ha portato alla nascita di un programma musicale raffinato, comunicativo e portatore di valori profondi: la musica come incontro, riconoscimento, speranza. Dai versi sonori di Sonnets et Rondeaux di Giovanni Sollima al lirismo sospeso di Pēteris Vasks, con il suo “So distant… yet near”, fino all’energia migrante del Quartetto “Americano” di Dvořák: ogni brano dialoga con l’idea di identità in movimento. Chiude la serata la prima assoluta di “Senza Nome” di Cosimo Carovani, nuova commissione di Fondazione Gioventù Musicale d’Italia. Scritta e pensata per gli strumenti del mare, nell’opera il quintetto d’archi diventa organismo narrante, capace di restituire, con tensione poetica, l’anonimato straziante di chi affida la propria storia al Mediterrano.
Giovanni Sollima (1962)
Sonnets et Rondeaux
Pēteris Vasks (1946)
Dal Quartetto per archi n. 5, secondo movimento “So distant … yet near”
Antonin Dvorak (1841 – 1904)
Quartetto per archi n. 12 “Americano” in fa maggiore, op. 96
Cosimo Carovani (1991)
“Senza Nome” | …è questo mare il paese più straziato…
Nuova commissione di Fondazione Gioventù Musicale d’Italia, per quintetto d’archi, prima esecuzioneInfo e biglietti
– Biglietti in prevendita su liveticket
– In vendita al botteghino presso la biglietteria del Teatro Comunale Pavarotti-Freni nei seguenti giorni e orari:
Mercoledì 28 maggio: dalle 16 alle 19 | Giovedì 29 maggio: dalle 16 fino ad inizio concerto
Interi: € 15 | Ridotti a partire da 7 euro (tutte le info su www.gmimodena.it)
Il 18 maggio 2023, dopo quattro round in cui si sono confrontati dieci quartetti provenienti da tutto il mondo, il Quartetto Indaco ha vinto il Concorso Internazionale di Musica da Camera di Osaka, in Giappone. Il Concorso, tra i più importanti del panorama internazionale e tra i pochi per quartetto riconosciuti dalla Federazione dei Concorsi Musicali Internazionali, ha assegnato all’Ensemble italiano il Primo Premio e altri due premi speciali.
Questa vittoria ha un portato storico: è la prima volta che un Quartetto Italiano vince il Primo Premio ad uno dei grandi concorsi per quartetto d’archi, un segnale dell’altissimo livello ormai raggiunto dai musicisti italiani, confermato dalle importanti vittorie conseguite ai Concorsi Chopin, Paganini e Liszt del 2021, ma anche dell’estro e della felice libertà creativa del Quartetto Indaco, che ha convinto la Giuria internazionale presieduta dal grande violoncellista giapponese T. Tsutsumi. Il Quartetto Indaco nasce nel 2007 presso la Scuola di Musica di Fiesole, grazie all’impulso di P. Farulli e A. Nannoni, ed è oggi considerato tra i più interessanti quartetti d’archi italiani della sua generazione.
Si è specializzato con esponenti dei maggiori quartetti del nostro tempo tra gli altri, H. Beyerle e G. Pichler del leggendario Quartetto Alban Berg e R. Schmidt del Quartetto Hagen, conseguendo il Master in Musica da Camera nel 2017 presso la Musikhochschule di Hannover, sotto la guida di O. Wille del Quartetto Kuss, ed in seguito anche alla prestigiosa Accademia Chigiana con la quale collabora facendo concerti sia in Italia che all’estero.
Il Quartetto è stato premiato con il Premio Scotese nel 2017, il “Boersen Club Hannover” e dopo essersi aggiudicato il Premio Speciale “Jeunesses Musicales” al Concorso Internazionale “Premio Paolo Borciani” 2014, è stato tra i finalisti del medesimo Concorso nel 2017 e si è aggiudicato diversi premi e borse di studio internazionali. Ensemble “compatto, pieno di smalto e di esuberanza”, l’Indaco mette in risalto le proprie qualità artistiche in un vasto repertorio, dal classico al contemporaneo, con una particolare predilezione per gli autori del XIX e XX secolo. Ha registrato per Brillant Classics l’integrale dei Quartetti del compositore pavese Albini e con Ema Vinci S.r.l. dopo la vittoria del bando SIAE “per chi crea” 2019 il Quartetto “Canti dopo l’Apocalisse” di A. Portera.
Nel 2020 è uscito il primo Album, pubblicato con Ema Vinci e dedicato alla musica del nord intitolato “Northern Lights” con lavori di Grieg, Sallinen, Rachmaninov e Carovani. Dal 2021 porta avanti il progetto editoriale e discografico “Dante21” in collaborazione con la casa Editrice Contemporanea “Sconfinarte” di Milano, che vede coinvolti 34 compositori italiani viventi per i canti dell’Inferno dantesco. Attualmente fa parte di “Le Dimore del Quartetto” ed è Quartetto in residence presso il Festival HighScore di Pavia e dell’Orchestra Milano Classica. Eleonora Matsuno suona un violino J. B. Villaume 1869

GLI STRUMENTI DEL MARE CHIUDONO LA STAGIONE 2024-2025 DI MUSICACANTOPAROLA:
MOLTO PIÙ DI UN CONCERTO, UNA LITURGIA CIVILE E UN GESTO DI ASCOLTO

Affidatari dei preziosi strumenti il Quartetto Indaco, con la speciale partecipazione del contrabbassista Massimo Clavenna