I taxisti modenesi aderiscono allo stato di agitazione nazionale

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Cna, Lapam e Associazione Taxi per sensibilizzare il Governo sull’insostenibilità della situazione economica

MODENA – Anche Cna e Lapam Confartigianato e l’Associazione Taxi Modena aderiscono allo stato di agitazione nazionale indetto per giovedì 29 aprile dagli imprenditori del trasporto pubblico non di linea.

Una giornata di mobilitazione nazionale Indetta per stigmatizzare una situazione che ha visto le conseguenze economiche della pandemia sommarsi ad un eccesso della domanda.

Diverse le proposte economiche rivolte alle istituzioni: un sostegno economico specifico tramite la costituzione di un fondo di 800 milioni di euro per il 2021, la sospensione e la proroga di mutui, leasing e finanziamenti, un anno “bianco” fiscale a valersi sino al 2022, la semplificazione delle procedure comunali per l’utilizzo dei voucher taxi e l’estensione dell’agevolazione a personale sanitario e per chi deve recarsi negli hub vaccinale, la concessione di un ecobonus per l’acquisto delle auto elettriche sul modello del superbonus e l’assoggettamento dell’iva al 4% sui veicoli per il trasporto disabile indipendentemente dall’alimentazione, e infine la reintroduzione della detassazione delle accise sui carburanti.

“Sono le condizioni indispensabili – commentano Franco Spaggiari di Cna Modena, Pier Paolo Montorsi di Lapam e Massimo Muzzini dell’Associazione Taxi Modena – per garantire l’equilibrio finanziario e la sopravvivenza di numerose imprese del settore, che spesso, nei vari provvedimenti presi per contrastare i negativi effetti della pandemia, sono state trascurate, dimenticandone le peculiarità e il contributo offerto in termini di servizio pubblico”.

Una rappresentanza modenese domani parteciperà alla manifestazione, che si terrà, nel rispetto delle norme anticovid, davanti alla sede della Regione Emilia-Romagna.