“I Romani nel Delta del Po”: conferenza lunedì 25 marzo 2024

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Indagini storiche e archeologiche su Voghenza e il Polesine di San Giorgio raccontate da Alberto Andreoli alle 17 in sala Agnelli e in diretta video sul canale youtube Archibiblio web

FERRARA – Avrà per tema “Voghenza e il Polesine di San Giorgio: indagini storiche e archeologiche” la conferenza di Alberto Andreoli, per il ciclo “Archeologia in Biblioteca” (decima edizione) su “I romani nel Delta del Po”, in programma lunedì 25 marzo 2024 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17 Ferrara).
L’incontro, organizzato in collaborazione con la Società Dante Alighieri – Comitato di Ferrara APS, potrà essere seguito anche in diretta video sul canale youtube Archibiblio web.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
La zona rivierasca del basso Po, interessata in età classica dalle esperienze urbane di Adria e Spina, dopo un certo ma insufficientemente documentato periodo gallico, tra la fine del III e l’inizio del II secolo a.C. entrò a far parte del dominio di Roma. Il processo di “romanizzazione” seguito alla conquista fu condizionato dall’instabilità del quadro ambientale. Nel territorio corrispondente all’attuale pianura ferrarese si attestò un popolamento sparso, costituito da realtà insediative di ridotte dimensioni (villae, vici, pagi), ancorate sulle emergenze naturali più stabili (dossi, gronde fluviali, cordoni dunosi litoranei). Probabilmente il principale centro vicano dell’areale è stato individuato a una quindicina di chilometri a sud-est di Ferrara, presso Voghenza, frazione nel Comune di Voghiera. In tale località, ignorata dalle fonti antiche, agli sporadici e casuali rinvenimenti del passato, che sollecitarono l’interesse antiquario non solo locale, sono succedute a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso programmate e accurate esplorazioni archeologiche. Puntuali studi interdisciplinari hanno reso possibile la ricostruzione del quadro ambientale antico e comprensibile il carattere dell’insediamento, posto sulle rive del paleoalveo di un’antica divagazione padana, frequentato almeno dal IV-III secolo a.C. La ricca documentazione epigrafica disponibile ha consentito di valutare la composizione sociale, lo status economico e le ascendenze culturali della popolazione. A quello che forse è stato “l’unico centro amministrativo divenuto autonomo nella tarda età imperiale tra i rami dell’antico Po” (N. Alfieri) e in cui si sono riconosciute le “radici cristiane di Ferrara” è dedicato il ciclo di tre incontri mensili (16 gennaio, 27 febbraio, 25 marzo) della decima edizione di Archeologia in Biblioteca. Nei primi due incontri si è fornito un primo orientamento sull’argomento, richiamata l’attenzione sulla documentazione e sulle fonti note, e delineata la “storia archeologica” di Voghenza e del territorio, tra Sette e Ottocento. Il terzo appuntamento intende continuare e concludere la rassegna delle investigazioni e delle scoperte archeologiche, e proporre un bilancio delle conoscenze.