Bologna

Hera sostiene il Fondo sociale di comunità metropolitano “Dare per fare”

Tutti i lavoratori del Gruppo potranno donare e l’azienda raddoppierà l’importo versato

BOLOGNA – Fare squadra è alla base di molti progetti che il Gruppo Hera promuove e attraverso i quali la multiutility collabora con cittadini, istituzioni, aziende e terzo settore a favore del proprio territorio di riferimento. È con questa filosofia quindi che Hera ha aderito fin da subito al Fondo sociale di comunità “Dare per fare”, un nuovo strumento di welfare promosso dalla Città metropolitana di Bologna a dicembre 2020, e lancia ora una campagna donazioni, coinvolgendo tutti i propri lavoratori, per sostenerlo.

Il contributo del Gruppo Hera: lavoratori e azienda insieme
Dal 26 febbraio e per sei mesi, tutti i lavoratori del Gruppo Hera potranno donare al Fondo un’ora o più di lavoro oppure una quota dell’importo che l’azienda mette a disposizione di ciascuno di loro all’interno del sistema di welfare aziendale Hextra. Anche l’Azienda, naturalmente, parteciperà, raddoppiando l’intero importo versato dai lavoratori.

Un’azione concreta per sostenere chi ha più bisogno
Il Fondo sociale di comunità “Dare per fare” è stato lanciato a dicembre 2020, promosso dalla Città metropolitana di Bologna, in collaborazione con il Comune di Bologna e le Unioni e i Comuni dell’area metropolitana (questi soggetti insieme hanno già messo a disposizione oltre 3,5 milioni di euro), insieme a sindacati, imprese e loro associazioni, terzo settore, partecipate, fondazioni, e aperto a tutti i soggetti pubblici e privati interessati. L’obiettivo è raccogliere risorse, beni, progetti, idee per rispondere ai bisogni economici e sociali delle persone, dovuti principalmente all’emergenza Covid. Il tutto sarà distribuito sul territorio metropolitano attraverso la rete dei servizi sociali, educativi e per il lavoro, e destinato a quattro aree prioritarie di intervento: il sostegno al mantenimento della propria casa, la distribuzione di beni alimentari e di prima necessità, la messa a disposizione di dispositivi digitali, il supporto alla partecipazione a percorsi formativi per facilitare l’inserimento lavorativo.

Hera: non solo “Dare per fare”
L’adesione al Fondo sociale di comunità si unisce alle altre iniziative di solidarietà promosse dal Gruppo. Un esempio è HeraSolidale, il progetto continuativo con cui i lavoratori, l’azienda e i clienti sostengono organizzazioni impegnate in progetti ambientali e di solidarietà: solo nella terza edizione, conclusasi a dicembre 2019, sono stati raccolti circa 370 mila euro, a cui se ne sono aggiunti oltre 600 mila a favore dei Servizi Sanitari Regionali di Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Marche. È al momento in corso la quarta edizione che si concluderà a dicembre 2022. Alla Caritas Italiana, invece, l’anno scorso il Gruppo ha donato l’equivalente di oltre 41.000 pasti per le persone in difficoltà. Inoltre, sono numerosi anche i progetti in collaborazione con le onlus del territorio, tra cui CiboAmico, FarmacoAmico e Cambia il Finale, che hanno l’obiettivo di creare un circuito di riuso solidale dei beni.

Stefano Venier, Ad Hera: “Insieme si possono raggiungere risultati concreti”
“L’idea del Fondo sociale di comunità ci ha coinvolti fin da subito, perché rappresenta una risposta concreta a chi si trova in difficoltà, aggravata anche dall’emergenza sanitaria, e si affianca alle altre iniziative che abbiamo messo in campo in questi mesi per tutelare e sostenere i nostri stakeholder, a partire dalle comunità locali” commenta Stefano Venier, amministratore delegato di Hera. “Inoltre, costruisce una rete di solidarietà unendo soggetti diversi ma uniti dalla volontà comune di dare il proprio contributo al territorio. Operare in questo modo, integrandosi e collaborando, è una logica vincente che permette di raggiungere obiettivi difficilmente perseguibili agendo singolarmente”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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