Grande attenzione, da parte della Polizia Locale, al contrasto della prostituzione su strada

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In tre mesi svolti oltre 40 servizi mirati e sanzionate 216 persone

polizia- municipaleRIMINI – Nei tre mesi estivi di giugno, luglio e agosto, la Polizia Locale di Rimini ha prestato una grande attenzione al fenomeno della prostituzione su strada. Un’attività di contrasto per garantire la sicurezza urbana che il corpo dei vigili ha messo in campo organizzando oltre 40 servizi mirati, con pattuglie in divisa e in abiti civili – spesso assistite dalle unità cinofile – che sono intervenute su tutto il territorio comunale: da nord sud e dal mare fino alla statale.
L’attività di fatto è entrata nel vivo nella prima metà del mese di giugno scorso, quando via via le fasi dell’emergenza sanitaria si sono affievolite. I dati dei report della polizia locale infatti confermano, anche nel contrasto a questo fenomeno numeri importanti.
Sono 27 le sanzioni elevate nel mese di giugno, 111 quelle notificate a luglio e 78 in agosto, per un totale di 216 verbali da 400 euro ciascuno. Multe contestate per la violazione dell’ordinanza contingibile e urgente, messa a punto dal Comune di Rimini per il contrasto del fenomeno, che è entrata in vigore dal mese di gennaio scorso. I servizi si sono concentrati su quelle aree dove il fenomeno della prostituzione su strada si registra con una maggiore intensità. Zone e vie che tengono conto anche delle segnalazioni arrivate dai cittadini al Comando della Polizia Locale attraverso il sistema regionale Ril.Fe.De.Ur.  Un’attività di contrasto che non si è mai interrotta e che sta continuando anche in questi ultimi giorni della stagione estiva per dare continuità all’attività di prevenzione e contrasto allo sfruttamento della prostituzione, oltre ad arginare i fenomeni di degrado urbano ad esso collegati.
Ricordiamo che attraverso l’ordinanza sono puniti – con una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 500 euro (400 euro se pagati entro 60 giorni) – tutti coloro che pongono in essere comportamenti diretti ad offrire prestazioni sessuali a pagamento e chi è sorpreso a richiedere informazioni a questi soggetti, concordando l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento. In particolare, sono colpiti con sanzione amministrativa coloro che pongono in essere comportamenti diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento. È inoltre vietata la richiesta di informazioni a soggetti che pongano in essere tali comportamenti o concordare l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento, mentre sono sanzionati anche a norma del Codice stradale quei conducenti che, in questi frangenti, effettuano manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale.

L’ordinanza prevede anche che qualunque fatto o atto ritenuto rilevante ai fini fiscali riscontrato dagli agenti nell’ambito dell’attività di controllo sarà portato a conoscenza dell’Agenzia delle Entrate e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini per eventuali valutazioni.