Giornata della Memoria 2024

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Martedì 23 gennaio presentazione del libro «I vicini scomodi» di Roberto Matatia e il 27 gennaio commemorazione del russiano Don Francesco Minghetti. In programma anche iniziative nelle scuole

RUSSI (RA) – In occasione della Giornata della Memoria 2024, il Comune di Russi, insieme ad ANPI Russi e all’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Ravenna, organizza per martedì 23 gennaio, alla Biblioteca Comunale, in via Godo Vecchia 10 (ore 20.30) la presentazione del libro «I vicini scomodi. Storia di un ebreo di provincia, di sua moglie e dei suoi tre figli negli anni del fascismo» di Roberto Matatia (Giuntina edizioni). Oltre all’autore interverranno Giuseppe Masetti, dell’Istituto Storico di Ravenna, e Luca Balbi, Presidente dell’ANPI di Russi.

Il libro

Il libro racconta la storia di Nissim Matatia, ebreo di origine greca, arrivato in Italia all’inizio del ‘900 e stabilitosi a Faenza, dove in pochi anni apre una pellicceria di successo. Si sposa con Matilde e ha tre figli: Nino, Roberto e Camelia. Grazie al frutto del suo lavoro riesce ad acquistare una piccola villa sul mare a Riccione, dove insieme alla sua famiglia passa estati spensierate e felici.

Sorge nella via più elegante di Riccione, a pochi metri dalla villa dell’uomo più potente dell’epoca: il Duce. Una vicinanza che dal 1938, con le leggi razziali fasciste, risulta sempre più inopportuna. Le minacce di violente ritorsioni costringono la famiglia a cedere per pochi soldi la famosa villa e nel giro di pochi anni, con le disposizioni persecutorie della R.S.I., tutti i membri della famiglia Matatia saranno destinati alla deportazione.

La figlia Camelia ha lasciato una preziosa testimonianza di quegli anni: alcune lettere giunte fino a noi in modo fortunoso. Camelia racconta i suoi sogni e i suoi progetti, ma anche il suo tormento per la famiglia, fino all’ultima lettera d’addio, scritta al suo amato, pochi istanti prima di essere portata via per quello che sarà il suo ultimo viaggio. Della famiglia, solo Nino è sopravvissuto all’internamento nel campo di sterminio ad Auschwitz.

Un racconto toccante, costruito attraverso l’ingenuo sguardo di tre giovani fratelli, travolti dall’odio razziale e dalla violenza dei tempi della guerra.

L’autore

Roberto Matatia, imprenditore, laureato in Giurisprudenza, è nato a Faenza nel 1956. Pur abitando in una piccola città, si impegna costantemente a mantenere viva la sua testimonianza di vita e cultura ebraica. Cresciuto nel ricordo dei martiri della sua famiglia, ha raccolto, nel tempo, documenti, testimonianze, ricordi che hanno fatto da supporto a questo suo primo libro.

Inoltre, in collaborazione con gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Russi e l’Istituto Storico, Giuseppe Masetti incontrerà alcune classi della scuola primaria e secondaria e proporrà momenti di approfondimento, che prevedono anche la visione di cortometraggi dedicati al tema della Memoria.

Infine, sabato 27 gennaio, Pro Loco Russi APS, in collaborazione con il Comune di Russi e la Parrocchia di Sant’Apollinare, ricorderà il russiano Don Francesco Minghetti, parroco di Masiera dal 1926 al 1945, con una cerimonia che si terrà alle ore 11 al Cimitero comunale in via IV Novembre, presso la tomba del sacerdote (oltre il Pantheon, corridoio a destra). Don Minghetti è stato tra coloro che, durante il periodo nazi-fascista, si sono battuti in favore dei diritti umani e hanno difeso la dignità della persona, salvando intere famiglie in fuga dall’odio razziale.

«La nostra Amministrazione Comunale – spiega l’Assessora Jacta Goriha sempre tenuto in somma considerazione tutte le ricorrenze dedicate alla memoria e al ricordo degli orrori perpetrati durante il periodo nazi-fascista, con attenzione particolare a tutti i morti nei campi di concentramento e sterminio. I regimi totalitari hanno causato nel mondo devastanti guerre, le cui conseguenze efferate non hanno risparmiato nemmeno i più deboli. Per questo il nostro Comune ha sempre considerato il ricordo di tutte le atrocità compiute verso l’essere umano, una priorità da tramandare alle nuove generazioni».