“Giardini d’Estate”: venerdì burattini e “Capitalismo magico”

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Il 24 luglio alle 18.30 il teatrino delle “teste di legno” con “Arlecchino Cavadenti”, alle 21 Nicola Borghesi e Lodovico Guenzi in dialogo teatrale sul palco nel verde

MODENA – Doppio appuntamento venerdì 24 luglio alle 18.30 e alle 21 nel cuore verde del centro di Modena in corso Canalgrande per i “Giardini d’Estate” a cura di Ert, nell’Estate modenese del Comune, con sostegno di Fondazione di Modena e Gruppo Hera.

L’ingresso a entrambi gli spettacoli è gratuito con posti contingentati e prenotazione obbligatoria via e-mail (biglietteria@emiliaromagnateatro.com) alla biglietteria del Teatro Storchi (da giovedì a sabato 10 – 14, tel. 059 2136021) o, in caso di disponibilità, anche al botteghino ai Giardini Ducali (un’ora prima dello spettacolo).

Il primo appuntamento alle 18.30 è con la Compagnia trevigiana “L’Aprisogni”, che mette in scena coi burattini “Arlecchino cavadenti, ovvero la pozione prodigiosa con Pantalone tiranno beffato”. Lo spettacolo si muove tra la reinterpretazione ironica di fiabe classiche e l’elaborazione innovativa di canovacci della Commedia dell’Arte e del teatro di burattini di tradizione. Orazio, figlio del vecchio Pantalone, è innamorato della giovane Isabella. I due si dichiarano l’intenzione di convolare a nozze. Ma anche Pantalone ha messo gli occhi sulla bella dama e decide di sposarla.

Alle 21 è la volta di Nicola Borghesi e Lodovico Guenzi in “Capitalismo magico”. I due, soli in scena, dialogano per confrontarsi e ricercare insieme tutto quello che nella realtà pulsa ancora di una viva e inspiegabile magia, nello stile di “Kepler-452”. La compagnia nata nel 2015 a Bologna, si è contraddistinta fin dall’inizio per la sua ricerca artistica che ha portato il gruppo fuori dai teatri, nelle strade e nelle periferie a osservare la realtà attraverso la lente della scena. Ert ha prodotto con loro “Il giardino dei ciliegi – Trent’anni di felicità in comodato d’uso”, spettacolo vincitore nel 2018 del Premio Rete Critica, e “F. Perdere le cose”. Lodovico Guenzi, Lodo, è chitarrista, pianista e cantante e tra i fondatori della band bolognese Lo Stato Sociale.

“There is no alternative, amava ripetere Margaret Thatcher, riferendosi al capitalismo. A noi – affermano Borghesi e Guenzi – che abbiamo trent’anni oggi non ce l’han nemmeno mai detto, tanto era evidente. Il cammino della nostra vita dentro il capitalismo sembra a volte la traversata di una landa desolata che perde via via linfa e colore. A volte la notte non dormiamo, stretti al cuore e alla testa da una strana ansia che non sappiamo dire, pieni di domande vaghe e spaventose. Forse è il terrore che si spengano anche le ultime scintille di non identico dentro e fuori di noi. Come sempre la risposta è fuori dalle mura di casa, all’esterno, in una passeggiata. Forse camminando possiamo cogliere ciò che, dentro al capitalismo, ancora non è identico, conserva una propria forza autonoma, una sorta di sottile magia che viene da lontano e ancor più lontano conduce”.

Tutti gli appuntamenti dei Giardini d’Estate si svolgono in sicurezza e applicando le disposizioni dei decreti anti Covid – 19 (mascherine, distanziamento, disinfettanti…) con l’assistenza sul posto del personale di sala e informazioni sul sito internet di Ert (www.modena.emiliaromagnateatro.com).

I Giardini d’Estate tornano sabato 25 alle 21 con “The Summit”, rock opera di Gaia Bedini esito del progetto “Rock all’opera” nel Festival “L’altro suono” del Teatro Comunale Luciano Pavarotti (ingresso 5 euro).

Domenica 26 alle 21 chiude la settimana il secondo concerto del Modena Jazz Festival 2020 con un quartetto d’eccezione: Valerio Pontrandolfo al sax, Jimmy Villotti chitarrista, Luca Pisani al contrabbasso, Massimo Chiarella alla batteria.

Il programma è anche sul sito del Comune (www.comune.modena.it/estate2020).