MODENA – I minorenni di nazionalità straniera residenti nel territorio comunale sono 6.312 (pari al 21,5 per cento di tutta la popolazione con meno di 18 anni); il 70,6% di loro è nato nel comune di Modena e solo il 19,8% all’estero. In generale, la popolazione di origine straniera residente è decisamente più giovane (in media sui 35 anni) di quella italiana (in media sui 47,6 anni) e il 38% dei bambini nati nel 2020 ha almeno un genitore straniero. D’altra parte, l’incremento della popolazione modenese negli ultimi 20 anni è dovuto soprattutto ai residenti immigrati che a Modena oggi rappresentano circa il 15,8 % della popolazione.
Sono tratti che Modena ha in comune con quasi tutti gli altri centri urbani nei quali la diversità è diventata una caratteristica fondamentale e la sfida è promuovere coesione in società culturalmente diverse. Un ruolo fondamentale è giocato dalle nuove generazioni che saranno anche protagoniste del Festival Generazioni promosso dall’assessorato alle Politiche sociali, Accoglienza e integrazione del Comune di Modena.
Il festival, alla sua prima edizione, si svolgerà il 10, 11 e 12 settembre nell’area dell’Orange Bar di parco Ferrari e affronterà diversi temi: le arti, l’attualità e il sapere. L’iniziativa nasce al termine del percorso compiuto da un gruppo di circa 20 ragazzi e ragazze con diversi background geo-culturali. Le loro idee sulla città e sul suo futuro hanno guidato la progettazione dei singoli eventi, in cui si sono mescolati molteplici stili e linguaggi: dalla musica alle performance, dalla fotografia al reading, con attenzione anche ai temi d’attualità come la rigenerazione urbana e l’ambiente. La manifestazione si concluderà nella serata di domenica 12 con la proiezione del docufilm “Generazioni” dove nove giovani si raccontano e mostrano il nuovo volto delle giovani generazioni italiane; dopo la proiezione gli stessi giovani dialogheranno sul futuro della città col pubblico e con gli amministratori presenti, tra i quali l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli.
Il festival si inserisce nell’ambito del programma Modena città interculturale. Modena aderisce infatti da alcuni anni alla Rete delle città interculturali che ha rappresentato l’avvio di una riflessione più ampia sui temi direttamente e indirettamente connessi alla migrazione secondo un approccio sviluppato e convalidato dal Consiglio d’Europa. Seguendo le Linee Guida del Consiglio d’Europa, l’intercultura è stata individuata come principio di riferimento, inteso come pratica localizzata e trasversale, in grado di “consentire alle comunità, alle organizzazioni e alle imprese di gestire la diversità delle persone in modo da garantire l’uguale valore di tutte le identità, la coesione e il vantaggio competitivo”.
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