Forlì: mascherine, la macchina del volontariato ne consegna 120mila in dieci giorni

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comune di forlìIl plauso del Sindaco “la città vi dice grazie”

FORLÌ – Si è conclusa questa mattina la consegna a domicilio della seconda tranche di mascherine, circa 120mila, che è iniziata sabato 9 maggio ed è proseguita per tutta la settimana grazie alla preziosa e instancabile collaborazione della Protezione Civile, degli Scout e dei numerosissimi volontari dei comitati di quartiere.

“Voglio ringraziare di cuore tutti coloro che hanno dedicato il proprio tempo e le proprie energie alla distribuzione di questi preziosi dispositivi di sicurezza. Senza di loro, tutto questo non sarebbe stato possibile. Abbiamo coperto l’intero territorio comunale in una decina di giorni cercando di non lasciare indietro nessuno e di soddisfare le richieste di tutti. L’utilizzo di questo metodo ci ha permesso, ancora una volta, di scongiurare situazioni di assembramento e di consegnare direttamente a casa dei forlivesi centinaia di migliaia di mascherine.

Mi piace come sempre citare i tantissimi cittadini che hanno dato prova della loro infinita generosità rifiutando le nostre mascherine per donarle a chi ne era privo. Anche a loro riservo un particolare ringraziamento. Peccato, invece, per la maleducazione e l’egoismo di quegli incivili che hanno sottratto dalla buchetta delle lettere di altre persone i dispositivi facciali consegnati dal Comune. Non ci sono parole per definire la loro mancanza di rispetto. Ma questa città ha un grande cuore e ha saputo dimostrarlo in più di un’occasione. I ragazzi degli scout, in particolare, hanno dato prova di un inimmaginabile senso civico girando quartiere per quartiere, casa per casa, consegnando a ogni famiglia di Forlì una coppia di mascherine. Grazie infinite, Forlì vi è debitrice.”

“L’esperienza del Covid” – conclude Zattini – “ha fatto emergere con inaspettata ‘prepotenza’ quel senso di responsabilità e altruismo che è innato nella nostra comunità. Abbiamo risposto con prontezza ed efficacia al grido di allarme e di bisogno lanciato dal nostro welfare, dalla sanità e dalle fasce più deboli della nostra popolazione colpite direttamente o indirettamente dagli effetti della pandemia. Sono stati e continuano a essere tantissimi i gesti di solidarietà, di altruismo e le donazioni effettuate da altrettante persone, aziende e società del nostro territorio. Mai come oggi mi sento di dire a tutti voi ‘grazie’. Grazie perché la certezza di uscirne è legata soprattutto alla consapevolezza che in questa guerra non siamo mai stati soli e mai lo saremo.”