Forlì: Covid, sospesa la rassegna musicale del San Giacomo

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comune di forlìLa rabbia dell’Ass.re Melandri: “l’incertezza del quadro nazionale ci penalizza ancora una volta”

FORLÌ – In virtù delle recenti disposizioni governative riguardanti la situazione epidemiologica da COVID-19 e in considerazione del persistere della situazione emergenziale su scala nazionale, la rassegna musicale prevista presso l’Auditorium del San Giacomo nel periodo compreso tra il 3 dicembre 2020 e il 17 gennaio 2021 è sospesa.

Le dure parole dell’Ass.re alla cultura Valerio Melandri: “è stata una decisione sofferta, non semplice e conflittuale quella relativa alla rassegna musicale del San Giacomo. Il mondo dell’associazionismo, interpellato dal servizio cultura per la definizione congiunta del calendario sinfonico aveva risposto con tempismo ed entusiasmo all’invito lanciato più di un mese fa. Quella che stavamo costruendo era una stagione complessa e stimolante, arricchita di elementi e protagonisti musicali assolutamente inediti per la città di Forlì e, soprattutto, calibrata sull’assoluto rispetto dei protocolli di sicurezza e delle misure di contrasto anti covid-19. Ma la nostra voglia di fare musica e di farla nel pieno rispetto delle regole è stata gambizzata da un panorama nazionale incerto e confuso che non garantisce la certezza della programmazione e quella, ancor più rilevante, delle aperture.

Lo abbiamo già detto; il mondo della cultura e dello spettacolo pur avendo investito tempo, risorse ed energie per adeguarsi ai protocolli di sicurezza e riaprire al pubblico è stato costretto a chiudere per l’inefficienza e la superficialità di altri. Chi non aveva colpe ha pagato per chi ne aveva. In questo triste scenario” – conclude Melandri – “la sospensione della rassegna del San Giacomo si è rivelata una scelta forzata e cautelativa nei confronti delle tantissime associazioni che ne erano le protagoniste. La speranza, più che debole che mai, è quella di una maggiore tutela da parte del Governo per chi lavora nel rispetto assoluto e prioritario della salute pubblica”.