Ferrara, riapertura dei musei

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municipio-ferraraGulinelli e Fornasini: “Quadro normativo nazionale e regionale ancora non definito. Abbiamo studiato percorsi operativi per aprire in sicurezza”

FERRARA – “La strategia articolata sulle riaperture dei musei, delle mostre e dei monumenti della nostra città richiede una necessaria rilettura degli obbiettivi che hanno risentito del nuovo scenario dovuto all’epidemia. Questo lavoro anche per quanto attiene il settore cultura della nostra città è stato fatto sino dall’inizio del lock-down. Non possiamo prevedere al momento con esattezza i tempi e i modi di questo processo di adattamento, ma abbiamo l’obbligo di mettere a fuoco un quadro normativo in fase di evoluzione sulla base delle decisioni che deriveranno anche e soprattutto dalle istituzioni a livello nazionale e regionale”.

Queste le considerazioni dell’assessore alla Cultura Marco Gulinelli in merito alla nuova fase dell’ emergenza Coronavirus che vede operare in un contesto ancora non ben definito a più livelli sui criteri di riapertura in sicurezza delle strutture museali e culturali.

Nonostante le limitazioni a cui saremo costretti nei prossimi mesi, per quelle attività che si svolgono nelle strutture chiuse, la cultura sarà una leva importante per la ripartenza. L’Amministrazione comunale di Ferrara ha già avviato la fase delle riaperture dei propri elementi culturali simbolo: Castello Estense, Palazzo dei Diamanti, Palazzo Schifanoia, Palazzina Marfisa D’Este, andando a declinare una serie di provvedimenti e studi specifici legati alla sicurezza dei cittadini, al distanziamento fisico, alla salvaguardia delle relazioni sociali, ma anche alla sostenibilità economica di determinate funzioni culturali gravemente penalizzate.

Un lavoro necessario costruito con riunioni, confronti con medici e professionisti del settore oltre a studi specifici e stesura di protocolli di sicurezza da adottare: oggi siamo pronti, restando soltanto in attesa che il Governo emani, senza ulteriori ritardi, i provvedimenti rispetto alle date di riapertura dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’art. 101 del Codice di beni culturali e del paesaggio (D. Lgs. 42/2004) e soprattutto le relative linee guida contenenti le prescrizioni che saranno determinate per le tali riaperture.

Con questi presupposti si appronterà l’apertura entro la fine di maggio di Palazzo Schifanoia: dopo il terremoto del 2012 e i necessari restauri architettonici dedicati al miglioramento strutturale antisismico, potrebbe infatti riaprire da fine maggio una prima porzione dell’antica delizia. Sarebbe così nuovamente fruibile la parte più significativa dell’edificio, il magnifico Salone dei Mesi, che si presenterà agli occhi dei suoi futuri visitatori in una veste luminosa del tutto nuova e con l’esposizione Schifanoia e Francesco del Cossa. L’oro degli Estensi (in programma fino al 13 settembre 2020).

Sempre entro la fine di maggio si sta lavorando con il massimo impegno per la riapertura – è calendarizzata la data del 29 maggio per l’inaugurazione e dal 30 l’accesso al pubblico – di Palazzo dei Diamanti con la mostra “Un artista chiamato Banksy”, esposizione di oltre cento opere dell’artista di origini britanniche considerato il maggior esponente della street art. Ferrara gli rende omaggio attraverso gli interni di uno dei suoi simboli più importanti giocando volutamente sul contrasto tra dimensione storica e “urban”. La mostra, che avrà la durata dei tre mesi estivi, darà la possibilità di osservare dipinti a mano libera. numerosi stencil, serigrafie e oggetti installativi e la famosa scultura Mickey Snake e a qualche altra sorpresa su cui stiamo lavorando.

Sul Castello Estense l’obiettivo dell’Amministrazione comunale è quello di riaprire nella prima settimana di giugno con il percorso museale attualmente ancora allestito, sono infatti già state attivate con la Fondazione Ferrara Arte tutte le procedure necessarie per la proroga della mostra dedicata a Previati fino al 27 dicembre prossimo. Considerata la complessità dell’edificio e le diverse destinazioni d’uso presenti, che implicheranno anche una valutazione delle interferenze per la gestione della sicurezza, si andranno ad aprire tutte le altre porzioni del Castello in gestione al Comune di Ferrara.

Programmate per la prima settimana di giugno anche le riaperture di Palazzina Marfisa D’Este , il Museo della Cattedrale e la chiesa di San Cristoforo alla Certosa. Tutte le date verranno comunicate nei prossimi giorni in base all’evoluzione delle normative e alle linee guida predisposte a livello nazionale e regionale.

“La chiusura forzata – spiega l’assessore Gulinelli – ci ha rivelato la funzione indispensabile della cultura e del turismo che a Ferrara è composta da una fitta rete di Associazioni, imprese culturali, Fondazioni, piccole e medie con tanti lavoratori dei vari settori già affaticati da una perenne precarietà e ora maggiormente colpiti dalla situazione di chiusura. Preferibile sarebbe stato avere dal nostro Governo delle linee guida o un protocollo condiviso su cui declinare la varie realtà culturali anziché una data ancora da confermare. Resta però l’enorme attività svolta e siamo certi che questo ci permetterà di tornare progressivamente alle riaperture”.

“Il turismo è un altro settore colpito duramente dalla crisi emersa a causa dell’emergenza Coronavirus – aggiunge l’assessore Fornasini – perciò sarà necessario puntare anche sul turismo di prossimità così da mantenere in attività tutti gli operatori del settore come guide, ristoratori, strutture ricettive. A questo proposito abbiamo già sviluppato una apposita campagna di comunicazione che trasmetta l’immagine di città sicura e accogliente, quale di fatto Ferrara è”.