Ferrara: l’ass. Fornasini “Nessun aumento per le imprese. Ricordiamo l’esenzione per le distese dei locali pubblici”

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municipio-ferraraApprovate all’unanimità le modifiche al Regolamento del canone patrimoniale di concessione autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone mercatale

FERRARA – Nel corso della seduta odierna di Consiglio comunale (22 mar 2021), la prima in programma nell’ambito della discussione e votazione del Bilancio preventivo 2021 del Comune di Ferrara, l’Assemblea ha votato e approvato all’unanimità la delibera relativa alle “Modifiche al Regolamento del canone patrimoniale di concessione autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone mercatale”.

La delibera, che vede tra gli aspetti più importanti per le categorie commerciali messe a dura prova a causa dell’emergenza sanitaria la semplificazione per agevolare le imprese e l’esenzione per tutto l’anno del canone per le distese e i dehors dei locali pubblici, è stata illustrata dall’assessore comunale Bilancio e Contabilità, Partecipazioni, Commercio e Turismo Matteo Fornasini, con gli interventi dei consiglieri Soffritti (FdI), Zocca (Lega), Maresca (GaM), Zocca (Lega) e Marescotti (PD).

La Giunta comunale nei giorni scorsi aveva dato il via libera al documento approvato oggi in Consiglio comunale contenente le tariffe per i nuovi canoni, che come da normativa nazionale, sostituiscono l’imposta sulla pubblicità e il canone di occupazione suolo pubblico. “Le nuove tariffe comunali – ha affermato in merito alla delibera l’assessore comunale al Bilancio Matteo Fornasini – non aumentano in alcun modo il gettito e quindi le imprese non pagheranno nemmeno un euro in più. Anzi, ricordiamo che per quest’anno fino al 31 dicembre abbiamo già esentato l’occupazione suolo pubblico per quanto riguarda le distese dei locali pubblici, anticipando ed estendendo quanto previsto dal governo, consentendo così alle imprese del territorio un risparmio di svariate centinaia di euro”.

Nel dettaglio, per quanto concerne i nuovi canoni, l’art. 1 della L. 160/2019, prevede, a decorrere dal 2021, l’obbligatorietà per Comuni, Province e Città metropolitane di istituire e disciplinare, sia il canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, denominato “canone unico”, sia il canone patrimoniale di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile, destinati a mercati (“canone mercatale”). I due nuovi canoni sostituiscono il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, l’imposta comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni, il canone di cui all’articolo 27, commi 7 e 8, del codice della strada, 5, limitatamente alle strade di pertinenza dei Comuni e delle Province, nonché per le occupazioni temporanee di cui al comma 842.

Le tariffe approvate oggi, come si legge nella delibera “sono finalizzate ad assicurare un gettito pari a quello conseguito dal Canone di Occupazione Suolo Pubblico (Cosap) e dall’Imposta sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni”.