«Nel bene e nel male la Rivoluzione ha segnato l’interno novecento – motiva il curatore Davide Nanni – e le conseguenze si pesano ancora. Adesso si può analizzare a mente fredda: senza quell’avvenimento probabilmente non avremmo avuto i processi di decolonizzazione nel Terzo Mondo, o la Cina come seconda potenza mondiale. Oggi Stalin e la sua guerra patriottica vanno molto di moda in Russia, a differenza di Lenin. Putin porta avanti una politica di grandezza, alimenta un potere autocratico che ha sempre fatto parte della loro storia».
Martedì 7 novembre, alle 17, proseguirà Antonella Salomoni dell’Università della Calabria con un approfondimento su “La Rivoluzione nelle arti e nei linguaggi”.
Gli incontri valgono come corso di aggiornamento-formazione ai sensi del DM prot. n. 802 del 19/6/2001, DM prot. n. 10962 dell’8/6/2005.
Ai docenti sarà rilasciato un attestato di frequenza.
Per informazioni e iscrizioni, scrivere a istitutostoria.ferrara@gmail.com o chiamare lo 0532/207343.
Per info: Istituto di Storia Contemporanea, Ferrara, addetto stampa Matteo Bianchi, cell. 328 0116981
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