
MODENA – Elisabetta Pozzi, tra le maggiori artiste della scena italiana, rilegge il mito della sacerdotessa, figlia di Priamo e di Ecuba, in Cassandra o dell’inganno in scena al Teatro delle Passioni di Modena dal 21 al 26 gennaio (martedì, mercoledì, venerdì ore 21.00, giovedì e sabato 19.00, domenica 18.00).
Sabato 25 al termine dello spettacolo appuntamento con Conversando di Teatro: Elisabetta Pozzi e Chiara Molinari (UniMoRe, studiosa di teatro e cultrice di Letterature comparate, Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali) incontrano il pubblico. Modera la professoressa Angela Albanese (UniMoRe, docente di Letterature comparate, Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali).
L’artista da molti anni lavora intorno ai grandi temi e archetipi dell’antichità: Elektra di Hoffmannsthal, Medea, Ippolito e Ecuba di Euripide, Elena e Fedra di Ghiannis Ritsos sono soltanto alcuni dei testi con cui si è confrontata nel corso della sua carriera.
Tra i personaggi più frequentati in questo lungo dialogo con le radici del teatro occidentale c’è Cassandra, al centro di numerosi studi e spettacoli di cui questo Cassandra o dell’inganno è l’ultima tappa.
Elisabetta Pozzi ha costruito una drammaturgia originale che, partendo dalle tragedie di Eschilo e Euripide, compie un percorso intorno alla profetessa troiana – cui Apollo ha dato il dono di prevedere il futuro e, insieme, la condanna di non essere creduta – raccogliendo liberamente suggestioni e riletture da grandi testi e autori di ogni tempo, da Seneca a Christa Wolf, da Omero a Ghiannis Ritsos, fino a Wislawa Szymborska e Pier Paolo Pasolini.
Ne emerge un ritratto originale di una delle figure femminili del Mito più profondamente tragiche, per l’impotenza e la tremenda solitudine che la accompagnano nel sostenere il peso della conoscenza.
Il mito di Cassandra prende nuovamente vita sotto gli occhi del pubblico, fino a prefigurare, nell’epilogo scritto a quattro mani con il giornalista e saggista Massimo Fini, un futuro incerto per la nostra civiltà orfana di identità, in cui l’uomo moderno – con la sua incapacità di porsi dei limiti – «è ormai diventato un minuscolo ragno al centro d’una immensa tela che si tesse ormai da sola, e di cui è l’unico prigioniero».
Il compositore Daniele D’Angelo ha creato una partitura musicale e sonora raffinata, un filo rosso che attraversa lo spettacolo intrecciandosi alle parole alte e attualissime di Cassandra.
Cassandra o dell’inganno
drammaturgia Elisabetta Pozzi
con la collaborazione di Massimo Fini
regia e interpretazione Elisabetta Pozzi
musiche e disegno luci Daniele D’Angelo
spazio scenico Guido Buganza
movimenti Alessio Romano
produzione Centro Teatrale Bresciano
elettricista Giacomo Palazzo
macchinista Elia Bedoni
fonico Daniele D’Angelo
direzione di produzione Giacomo Brambilla
direzione tecnica Cesare Agoni
ufficio tecnico Edwige Paulin, Marco Gavezzoli
ufficio stampa e comunicazione Veronica Verzeletti, Sabrina Oriani
Biglietteria
Tel. 059 2136021 | biglietteria@emiliaromagnateatro.com
Aperta dal martedì al sabato ore 10.00 – 14.00; martedì e sabato anche ore 16.30-19.00
Vendita online: modena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.com
Prezzi: da 7€ a 15 €
Teatro delle Passioni
Via Antonio Peretti, 9 – Modena
dal 21 al 26 gennaio 2025
martedì, mercoledì, venerdì ore 21.00 – giovedì, sabato ore 19.00 – domenica ore 18.00
Cassandra
o dell’inganno
drammaturgia Elisabetta Pozzi
con la collaborazione di Massimo Fini
regia e interpretazione Elisabetta Pozzi
durata 1 ora