Ecomafie, un incontro sulla criminalità ambientale

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Martedì 12 marzo, alle 18, al Windsor Park, appuntamento con Antonio Pergolizzi, giornalista e curatore del rapporto di Legambiente sulle ecomafie

MODENA – La criminalità ambientale a quattro anni dall’approvazione della legge sugli ecoreati è il tema dell’incontro sulle ecomafie, aperto a tutti, in programma martedì 12 marzo alle 18, al Windsor Park, in strada San Faustino 155/U, al quale interviene Antonio Pergolizzi, giornalista e curatore dell’annuale rapporto di Legambiente sulle ecomafie.

L’iniziativa è organizzata in vista del 21 marzo, Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, che quest’anno si celebra a Padova ed è promossa dalle associazioni che partecipano all’Officina del Windsor Park in collaborazione con l’ufficio Politiche per la legalità e le sicurezze del Comune di Modena e con il patrocinio della Regione Emilia Romagna.

Antonio Pergolizzi affronterà anche il rapporto tra reati ambientali e corruzione sviluppato nel suo ultimo lavoro “Emergenza green corruption: come la corruzione divora l’ambiente”. Il tema sarà approfondito con Andrea Bosi, assessore alle Politiche per la legalità del Comune di Modena; Claudia Scarpa, Rete degli studenti di Modena; Mauro Solmi, Legambiente Modena; Maurizio Piccinini, Libera Modena.

Le attività a danno dell’ambiente e della salute dei cittadini, che interessano tutte le regioni, rappresentano uno dei settori più redditizi per la criminalità organizzata: gli illeciti ambientali, dal traffico dei rifiuti all’abusivismo edilizio, dalla contraffazione alimentare al traffico di animali. Quello delle ecomafie è, dunque, un fenomeno tutt’altro che debellato e la legge 68/2015, che ha inserito gli ecoreati nel Codice penale, ha dato uno strumento in più agli inquirenti per contrastarle.