“Dove nascono i temporali. Viaggio di risveglio tra le favole dei 4 continenti”

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Venerdì 10 marzo alle 17 al Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Viale San Martino 8 a Parma andrà in scena uno spettacolo dedicato alle affascinanti narrazioni cosmogoniche di Asia, Sudamerica, Africa e Oceania

PARMA – Un’altra iniziativa vede protagonista il Museo d’Arte Cinese di Parma  (in Viale San Martino, 8). Venerdì 10 marzo debutta infatti lo spettacolo “Dove nascono i temporali. Viaggio di risveglio tra le favole dei 4 continenti”.

Si tratta di un racconto teatrale che prende ispirazione dalle grandi favole tradizionali extraeuropee, patrimonio del Museo Cinese che ha recentemente pubblicato il volume “Asia”, contenente le più belle fiabe di questo continente, ponendosi come un vero viaggio incantato tra le favole dei quattro continenti.

Il Museo Cinese ha affidato alla compagnia teatrale Anellodebole, guidata da Vincenzo Picone, la responsabilità artistica di interpretare in chiave restitutiva e performativa le affascinanti narrazioni cosmogoniche di Asia, Sudamerica, Africa e Oceania.

Dai grandi temi della soggettività nella lettura delle favole e dell’influenza dell’affabulazione nella ricerca della Verità, la compagnia, insieme a cinque giovani attrici africane, si è immersa negli spazi del Museo Cinese per costruire lo spettacolo “Dove nascono i temporali”. Anellodebole ha così immaginato un viaggio intimo per pochi spettatori, dove le parole delle favole vengono incarnate da cinque giovanissime ragazze di origine subsahariana. Saranno loro a guidare gli spettatori – ed un dormiente protagonista –  in una parabola che racconta di un risveglio possibile, a patto che si ritorni ad ascoltare l’intima voce di ognuno di noi, nella fede che, anche i temporali, possano avere una natura altra da quella che la nostra mente razionale è abituata a credere.

In questo percorso, l’antica tradizione orale delle favole, diventa l’archetipo pulsante da attraversare e tramandare, prima che gli alberi di ferro deforestino il nostro animo.

Chiara Allegri – direttrice del Museo – afferma: “Questo percorso letterario, antropologico e teatrale è una delle esperienze curatoriali più profonde che il Museo abbia intrapreso. L’analisi di favole centenarie  originate da miti millenari, passate per via orale attraverso generazioni di popoli lontani e trascritte in lingua italiana dai Missionari Saveriani durante le loro missioni iniziate a fine Ottocento e, infine, restituite in un’inedita veste teatrale, porta a un indubbio obiettivo di risalire al Principio, a un’essenza autentica, generatrice e genitrice”. Lo spettacolo “Dove nascono i temporali” si pone in un grande progetto di valorizzazione museale intrapreso dai Missionari Saveriani da ormai 5 anni, il cui obiettivo è includere ogni tipo di pubblico all’interno del Museo offrendo programmazioni socio-culturali sempre più eterogenee”.

Per Vincenzo Picone, regista della compagnia Anellodebole, “questo percorso è stato un ulteriore passo della compagnia, per sperimentare una forma teatrale in grado di coinvolgere direttamente lo spettatore, trasformandolo in protagonista diretto dell’azione scenica. Volutamente abbiamo creato una cornice drammaturgica in cui le uniche parole sono quelle della Favole, le abbiamo attraversate mettendole in relazione con archetipi antichissimi, come i principi ermetici, affidandoci al potere simbolico di cui sono portatrici. Ma per entrare davvero dentro quel mondo, nello spettacolo bisognerà scomodarsi, spostarsi, portarsi un cuscino da casa e, a un certo punto, magari anche leggere per tramandare”.

“Dove nascono i temporali. Viaggio di risveglio tra le favole dei 4 continenti” andrà in scena venerdì 10 marzo alle ore 17 e in replica alle ore 19.30. Un’ulteriore replica è prevista sabato 11 marzo alle ore 18.

A cura di: Anellodebole, prodotto dal Museo d’Arte Cinese ed Etnografico.

Regia: Vincenzo Picone.

Con: Filippo Arganini, Eya Baccouche, Laura Casali, Sata Fofana, Awa Ndiaye Mame, Giada Michele Mbock, Drusilla Yamoah.

Con le musiche di Davide Giangaspare.

Con la collaborazione di Serena Candido e Anna Tanzi del liceo artistico “Paolo Toschi”.

Partecipazione al solo costo del biglietto di ingresso al museo: € 3 adulti, € 1,50 bambini

È consigliata la prenotazione, scrivendo a: info@museocineseparma.org.

A ogni spettatore è richiesto di portare un cuscino.

Lo spettacolo è indicato sia per adulti sia per bambini sopra ai 10 anni.

Il Museo d’Arte Cinese di Parma, voluto nel 1901 dal fondatore dei missionari saveriani e grande visionario Guido Maria Conforti (allora vescovo di Parma) proclamato santo nel 2011, rappresenta un contenitore artistico e documentario di eccezionale importanza, frutto di un lungo percorso storico. Per alcuni decenni i Saveriani operarono esclusivamente sul territorio cinese e fu proprio ai missionari presenti in Cina che il Conforti si rivolse, chiedendo loro di inviare periodicamente a Parma oggetti significativi di arte e vita locali. Dagli anni Sessanta il museo si arricchì di materiale di natura etnografica proveniente da altri paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina, divenendo testimonianza della vita e cultura di tre continenti. Accanto alla collezione fondante di terrecotte, porcellane, paramenti, statue, dipinti, fotografie, oggettistica varia e monete rare provenienti dall’Estremo Oriente, sono infatti esposti ad esempio oggetti del popolo Kayapò, un piccolo gruppo indio dell’Amazzonia che rappresenta le tante minoranze depositarie di un immenso bagaglio di valori. Ristrutturato nel 2012 presenta un allestimento moderno ed è ricco di iniziative anche per bambini.

Gli orari di apertura del Museo d’Arte Cinese ed Etnografico:

da martedì a sabato: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19

domenica: dalle 15 alle 19

Ingresso: € 3 (standard), € 1,50 (under 18)

Per prenotazioni visite guidate e laboratori didattici: info@museocineseparma.org