Do Your MOB festeggia 10 anni

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In programmazione a Bologna dal 2 al 3 dicembre, presso ResArt, laboratori tematici e un convegno pubblico per riflettere su una nuova mobilità internazionale più sostenibile e inclusiva, all’insegna di nuovi modelli post pandemia

BOLOGNA – Al via la 10^ edizione di DoYour MOB, l’evento annuale promosso da Scuola Centrale Formazione (SCF), dedicato alla mobilità Erasmus e all’internazionalizzazione nel sistema della formazione professionale. In programmazione a Bologna dal 2 al 3 dicembre, presso l’Aula Magna di ResArt Iacomus (via Riva di Reno, 57) laboratori tematici e un convegno pubblico.

L’appuntamento istituzionale, le cui finalità sono legate alla necessità di affrontare il futuro, usando in modo strutturato e consapevole le opportunità offerte dalle politiche europee, festeggia 10 anni in un momento storico cruciale. Si riparte in presenza – dopo quasi 2 anni di cooperazione virtuale e di distanziamento sociale – per riflettere su una nuova mobilità transnazionale, più sostenibile e inclusiva, all’insegna di nuovi modelli blended ed organizzativi proposti da Scuola Centrale Formazione, alla luce degli ultimi cambiamenti che hanno riguardato la mobilità per l’apprendimento del quadro del programma Erasmus a fronte degli impatti portati dalla pandemia.

“Negli ultimi 20 anni Scuola Centrale Formazione ha posto una forte attenzione alle attività internazionali, in particolare attraverso l’attuazione di percorsi di mobilità europea sia in uscita che in accoglienza dai paesi europei – afferma Arduino Salatin, presidente di SCF – e ne ha fatto uno dei punti qualificanti del suo servizio verso gli enti associati (47 enti in 11 Regioni italiane operanti in oltre 100 sedi sul territorio nazionale), promuovendo strategie e processi di internazionalizzazione”.

Si tratta di un comparto di attività in continua crescita per SCF, che ha portato prima (nel 2015) all’ottenimento della Carta della Mobilità VET come riconoscimento delle capacità di organizzare percorsi di mobilità di qualità per discenti e personale nel campo della formazione professionale, e successivamente nel 2021 all‘Accreditamento Erasmus nel settore dell’Istruzione e Formazione Professionale per il periodo 2021-2027 nell’ambito del Programma Erasmus Plus.

È tempo di ricominciare valorizzando ciò che abbiamo imparato negli ultimi due anni. In questa prospettiva, la decima edizione di Do your MOB affronta il tema de “La nuova mobilità: qualità e approcci sostenibili” per ripensare la mobilità transnazionale in termini organizzativi, di obiettivi, di contenuti e di passaggio a modelli blended e virtuali (primariamente il Virtual Exchange), integrati ai percorsi geografici.

Come da tradizione, Do your MOB prevede una giornata di workshop, il 2 dicembre (dalle 9.30 alle 17.00), indirizzata alla comunità dei partner nazionali e internazionali di Scuola Centrale Formazione (sono già state registrate oltre 60 adesioni), e un convegno pubblico il 3 dicembre (dalle 9.30 alle 13.00) indirizzato a tutti gli attori della mobilità, agenzie educative, istituzioni e aziende.

All’evento interviene in modo ormai consolidato l’Agenzia Nazionale Erasmus+ INAPP e la Direzione Generale per l’Istruzione, la Gioventù, lo Sport e la Cultura della Commissione Europea.

Il convegno del 3 dicembre si apre con il Keynote Speech “Il Futuro della Mobilità Transnazionale” di Jean Arthuis (presidente di EAM Euro App Mobility) il quale, durante la sua carriera, è stato ministro delle finanze, membro del Parlamento Europeo e senatore francese. Nel 2020 ha creato EAM per facilitare l’apertura internazionale nella Formazione Professionale e per promuovere la mobilità a lungo termine di apprendisti e tirocinanti.

“Dal 1995, il programma Erasmus è aperto a studenti e apprendisti dell’IeFP – afferma Jean Arthuis – ma ci sono ancora numerose barriere e ostacoli da superare. La nostra ambizione è creare uno spazio europeo dell’Istruzione e della Formazione Professionale, proprio come esiste uno spazio europeo dell’Istruzione Superiore. Formare i nostri talenti è il miglior investimento che possiamo fare per il futuro dell’Unione Europea”.

A seguire sono previste 2 tavole rotonde: 

–   la prima: “Politiche nazionali e prospettive di internazionalizzazione” è animata degli interventi del Natalia Guido (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), il Ministero dell’Istruzione, Marta Muñoz (DG Istruzione e Cultura Commissione Europea), Jean Arthuis (presidente di EAM Euro App Mobility). Modera Arduino Salatin, presidente di Scuola Centrale Formazione.

–      la seconda: “Sostenibilità e approcci flessibili della mobilità europea” vede gli interventi di Anna Butteroni (Agenzia Nazionale Erasmus+ INAPP), Francesca Helm (Università di Padova) ricercatrice esperta di Virtual Exchange, Sylvia Liuti rappresentante dell’Italia nel board di EfVET – European Forum of Tecnhnical and Vocational Educational and Training, Paola Bolognini Executive Officer di EAM Euro App Mobility. Modera Rita Festi, responsabile progettazione di SCF.

La giornata dedicata ai laboratori (il 2 dicembre), indirizzata alla comunità dei partner nazionali e internazionali di Scuola Centrale Formazione, è incentrata su due temi: da un lato “La Nuova Mobilità” (Mobilità e Pandemia, Progetti Blended, Mobilità di Apprendisti, Adulti e Persone Fragili); dall’altro “La Mobilità Virtuale” (Scambio Virtuale tra pari, Project Design e Facilitazione operativa).  L’obiettivo principale è condividere le esperienze esistenti (casi di studio), e raccogliere le esigenze del contesto IeFP a livello internazionale, al fine di lanciare possibili soluzioni per internazionalizzare competenze e sistemi. 

Scuola Centrale Formazione si prepara così ad affrontare una grande ripartenza nel 2022 con circa 700 mobilità di allievi pianificate tra percorsi in outgoing verso i Paesi EU e in accoglienza con i percorsi di mobilità incoming.  “Le lezioni imparate durante la pandemia non vanne disperse – afferma Francesca Drago, responsabile settore mobilità di SCF –  ma restano valide per ripensare i modelli organizzativi della mobilità e includere un maggior numero di allievi nei processi di internazionalizzazione. Inclusione e flessibilità dei modelli di mobilità, con un occhio sempre attento alla sostenibilità, costituiscono il nostro prossimo futuro”

Video:https://www.youtube.com/watch?v=J3dG7VYY-Wg ;