Dichiarazione dell’Assessore alle politiche per la salute e protezione sociale, Kristian Gianfreda

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palazzo del municipio RiminiRIMINI – Dichiarazione dell’Assessore Kristian Gianfreda:

‘I no vax tornano a protestare nelle piazze italiane’ scrivono i giornali quest’oggi. Arco d’Augusto compreso. Protestano perché sostanzialmente gli viene ‘tolto il diritto’ di decidere se e come curarsi. La pandemia ha cambiato e sta cambiando parecchie cose, e non per forza solo l’ingresso ad un negozio o in teatro. Tra le tante cose, sta creando una ormai purtroppo cementata contrapposizione permanente che divide famiglie, amicizie decennali, colleghi di lavoro. Una contrapposizione che nei fatti è alimentata più da argomentazioni ‘di fede’ piuttosto che scientifiche o razionali. Tant’è che spesso non se ne parla più; solo tra appartenenti alla stessa tesi si affondano i colpi, senza pietà. Basta guardare ai commenti apparsi l’altro giorno sui social in seguito al decesso di un ragazzo di 22 anni nella vicina Riccione per chiedersi in quale abisso stia precipitando il mondo. Mi risulta incomprensibile e abnorme, in particolare, chi fa questo per principio o per presunta libertà. La libertà di far diventare l’ospedale un teatro di guerra? Di assalire o insultare medici, infermieri, personal? La realtà dei fatti e dei dati ci porta a considerare la campagna vaccinale un deterrente fondamentale: tasso di ricoveri 2 volte inferiore e mortalità 5 volte inferiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nel nostro territorio. Otto persone su 10 in terapia intensiva non sono vaccinate, i ricoveri sono in aumento in maniera proporzionale ai contagi, che viaggiano 5 volte più veloce tra i non vaccinati. Cosa sarebbe successo oggi se avessimo ascoltato le teorie della libertà vaccinale? Di chi ci dobbiamo fidare di fronte ad un virus, ancora per molti aspetti sconosciuto, che questa mattina alle 8.00 produce 133 ricoverati solo nella provincia di Rimini e ha fatto più di 138.000 morti solo in Italia? Lo so: con il ragionamento non se ne esce, le proteste (sparute per fortuna) continueranno. In ogni caso sia chiaro: stiamo combattendo contro un virus, non contro un amico o un conoscente. Nessun no vax si senta vittima.