L’appuntamento è alle 21, nelle sale al terzo piano di Palazzo dei Musei (largo Porta Sant’Agostino). L’ingresso è gratuito ma è necessario prenotarsi (palazzo.musei@comune.modena.it; 059 203 3125).
Jacopo Tabolli, trentottenne ricercatore in Etruscologia e Antichità italiche all’Università per stranieri di Siena, è il direttore scientifico dello scavo archeologico che ha permesso il recupero di una straordinaria testimonianza del culto dal santuario di San Casciano dei Bagni, nel senese: un deposito di oltre venti statue in bronzi raffiguranti le divinità venerate nel santuario e gli offerenti che lo frequentarono, ex-voto anatomici e migliaia di monete. Le offerte furono deposte da nobili famiglie etrusche e romane fra il II e il I secolo a.C., in un’epoca di passaggio tra le due popolazioni in quell’area. Ed è proprio in quest’epoca di grandi conflitti fra Roma e le città etrusche che il santuario di San Casciano dei Bagni, così come quello di Veio, protagonista della mostra modenese, svolge una straordinaria funzione di conciliazione culturale, religiosa, linguistica all’insegna dei culti collegati alla “sanatio”.
A questo proposito proprio nel confronto tra gli ex-voto anatomici di Veio e quelli di San Casciano, come spiegherà Jacopo Tabolli, si apre una pagina nuova di studio sulla medicina etrusca e poi romana.
“DeVoti Etruschi”, allestita nella Sala dell’Archeologia del Museo Civico, espone oltre cento ex-voto in terracotta provenienti dalla città etrusca di Veio raffiguranti devoti, statue, busti e volti di adulti e bambini ma anche parti anatomiche, membra e organi oltre a raffigurazioni di animali.
Le iniziative collegate alla mostra proseguono con cadenza mensile fino a dicembre 2023: si alterneranno appuntamenti a ingresso gratuito rivolti a diverse tipologie di pubblico, dagli incontri con esperti ai laboratori per bambini e famiglie. A marzo il programma continua: sabato 11 un laboratorio rivolto ai bambini dal titolo evocativo “Anima e corpo”, per realizzare con l’argilla piccoli oggetti votivi del tutto simili a quelli esposti; domenica 26 lo staff Le Coiffeur di Modena trasforma la sala dell’Archeologia in un salone di bellezza e, a partire dalle raffigurazioni femminili esposte in mostra, interpreta e attualizza le acconciature etrusche per tutte le visitatrici che vorranno acconciarsi all’etrusca. Programma completo su www.museocivicomodena.it.
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