Ferrara

‘Dante tra Ulisse e Adamo: alle frontiere del proibito’: un nuovo viaggio di Gardenio Granata tra le pagine della Divina Commedia

Ciclo ‘Dante 700’: giovedì 2 dicembre 2021 alle 17 conferenza in sala Agnelli e in diretta video sul canale youtube Archibiblio web

FERRARA – Sarà dedicata alle figure di Ulisse e di Adamo nella Divina Commedia la nuova conferenza del ciclo ‘Dante ‘700’, a cura di Gardenio Granata, che si terrà giovedì 2 dicembre 2021 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17 Ferrara) e in diretta video sul canale youtube Archibiblio web (per accedere clicca al ink: https://cronacacomune.musvc2.net/e/t?q=7%3dDfOXIe%265%3dU%261%3dWJcHW%268%3dWIY%26D%3dB7P9M_5wlt_F7_Aufv_K0_5wlt_EBFQ0.U8O7Qu9.pK6_Ldyi_Vs9151JxF_5wlt_EBngD_71DQmknFszkGaiR6e5n7tSft%260%3d6O6RvV.1AC%26C6%3dWNUHa&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt). L’incontro è aperto liberamente a tutti gli interessati.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
Dante tra Ulisse e Adamo: alle frontiere del proibito (Inf. XXVI – Parad. XXVI)

La Sacra Scrittura (Eccl. XXIV,1,5) aveva lodato il desiderio di conoscenza: si rifletta su questo passo del commento latino di Benvenuto da Imola: «et […]potius eligit vivere gloriose per paucum tempus quam diu ignominiose». Nel medioevo cristiano l’aggettivo “sapiens” non implicava di necessità un giudizio morale esclusivamente positivo. L’affermazione posta da Dante all’inizio del Convivio presuppone una fondamentale distinzione tra “vera sapienza”, rivolta a Dio e la “vana sapienza” intesa quale “inanis scientia” innescante una “curiositas” già invisa ai Padri della Chiesa e ai teologi “scolastici”. Siamo al cospetto di quella “sapientia mundi” che San Paolo apostrofa come “stultitia apud Deum” (I, Ad Corinthios, III, 19). L’antico eroe omerico, incarnerebbe per Dante le contemporanee figure dei “sapientes mundi” legati più o meno manifestamente a quell’averroismo radicale già avvertito nei suoi difettivi sillogismi. Emblematico il naufragio del Laerziade:  Ulisse è davvero “Nessuno” in un mondo «sanza gente» (abitato da anime e non da corpi), e alla stregua d’un qualsiasi improvvido “turista” ha voluto avventurarsi senza guida. Dante proseguirà per lui. Il nuovo itinerario è solo quello della mente verso Dio. Per il grande Fiorentino è il commiato dal vecchio se stesso, le cui spoglie restano nell’Inferno punite in Ulisse per una “libido sciendi” troppo umana e “mondana”. La conoscenza «de li vizi umani e del valore» è agevolmente assimilabile a quella “del bene e del male” e finisce con il riproporre Ulisse nella figura di Adamo, nel peccato originario della conoscenza quale sfida a Dio. La parola”gustare” transita nel testo dantesco, dove  sembra evocare la risonanza di un altro “gustare” dagli effetti rovinosi, quello di Adamo in due occorrenze del paradiso: «Or, figliuol mio, non il gustar del legno / fu per sé la cagion di tanto essilio, / ma solamente il trapassar del segno» (XXVI, 115-117); Tali parole non possono non richiamare alla mente la figura di Ulisse: il limite fissato alle possibilità conoscitive dell’uomo è stato divelto da personaggi assai diversi ma coinvolti entrambi nella stessa folle brama di conoscere le radici del “bene e del male”; ambedue incarnazioni proiettive di una filosofia che aveva calamitato nella sua sfera d’influenza anche il giovane Dante per il tramite del solito “grande assente” della Commedia, quel Guido Cavalcanti seguace dell’averroismo radicale, vale a dire il pensiero tutto orientato verso una “mundana sapientia” integralmente scevra da prospettive escatologiche. Adamo e Ulisse hanno voluto essere “sicut dii”;  troppo calati nella corta vista umana, Ulisse diviene per quei muti frati di “cento milia perigli” quel che la demoniaca serpe è stata per Adamo, e quest’ultimo, con il suo trapassar del segno, ha fatto naufragare l’intera umanità nel mar “sì crudele” delle sventure e del dolore, greve eredità per i figli dell’uomo…
Per il ciclo “DANTE 700”, in collaborazione con il Servizio Biblioteche e Archivi

► L’accesso del pubblico alla Sala Agnelli (senza limitazioni di capienza) è consentito con Green pass e mascherina.

Per assistere alle dirette o rivederle in differita sarà sufficiente collegarsi al canale YouTube del Servizio Biblioteche https://www.youtube.com/channel/UC1_ahjDGRJ3MgG45Pxs90Bg

Il programma completo degli appuntamenti culturali della biblioteca comunale Ariostea di Ferrara alla pagina: http://archibiblio.comune.fe.it

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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