DAMSLab Auditorium: “Foreigners in Their Homeland”

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Incontri e proiezioni nel contesto del conflitto israelo-palestinese_3 & 4 giugno

BOLOGNA – Nell’ambito del progetto “Il Museo Disperso. Foreigners in Their Homeland Bologna” – dieci giorni di mostra diffusa sul territorio, dal 30 maggio all’8 giugno, con talk, momenti di confronto collettivo e occasioni di interfacciarsi con artiste e artisti palestinesi e le loro pratiche – il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna ospita negli spazi del DAMSLab un articolato programma pubblico martedì 3 giugno e mercoledì 4 giugno che esplora il potere politico e trasformativo delle immagini e dell’arte nel contesto del conflitto israelo-palestinese e riflette sul ruolo dell’immaginazione estetica, della solidarietà e dell’arte come strumenti di resistenza e costruzione di nuovi immaginari decoloniali.

Il programma si struttura in due incontri pubblici curati dai docenti del Dipartimento delle Arti Massimiliano Nicola Mollona e Ruba Salih con Giulia Rho. Martedì 3 giugno, dalle 14:30 alle 19, l’Auditorium del Damslab ospita una giornata di incontri e visioni dedicate al potere delle immagini nella rappresentazione del dolore, della resistenza e della soggettività politica. Dopo l’introduzione a cura di Sara Cherif e Massimiliano Mollona, si parte con il talk “Immagini crudeli” (Lorenzo Pezzani, Tareq Tamimi e Oraib Toukan) che analizza la violenza insita nelle immagini della sofferenza e le possibilità di de-crudelizzazione attraverso il montaggio e l’astrazione. Segue la proiezione di una serie di cortometraggi palestinesi, introdotto da Salim Abu Jabal, realizzati da 19 artisti che, con toni e forme differenti, condividono con il pubblico la loro esperienza di vita sotto occupazione. Chiude la giornata una conversazione con il fotografo premio Pulitzer Lorenzo Tugnoli su “La vita delle immagini”, dedicata alla narrazione mediatica della guerra. Mercoledì 4 giugno, dalle 15:00 alle 18:00, è prevista una tavola rotonda animata da Rana Anani (curatrice e ricercatrice, fellow presso l’Istituto di Studi Palestinesi e membro del Sakakini Cultural Center di Ramallah), Bayan Abu Nahla (artista visiva, esplora il rapporto tra identità, ambiente e memoria storica), Sandi Hilal e Alessandro Petti (architetti e fondatori di DAAR-Decolonizing Architecture Art Research: progetto artistico di ricerca su arte, giustizia sociale e diritti dei rifugiati) e Ruba Salih (antropologa e docente del Dipartimento delle Arti, esperta di diaspora, migrazioni, colonialismo e memoria di genere), introdotta da Massimiliano Nicola Mollona (antropologo e docente del Dipartimento delle Arti, esperto di arte, economia politica e decolonialità), sull’arte come spazio di convergenza tra movimenti anticoloniali, indigeni e abolizionisti. L’incontro esplorerà il potenziale dell’immaginario artistico palestinese come risposta alla cancellazione coloniale e come visione alternativa di futuro.

“Il Museo Disperso. Foreigners in Their Homeland a Bologna” è una mostra collettiva e itinerante che si sviluppa lungo un percorso urbano, attraverso luoghi pubblici, spazi indipendenti, librerie, archivi, centri culturali e sociali della città. Il progetto si configura come una para-istituzione temporanea, orizzontale e plurale, che mette al centro la memoria e le narrazioni palestinesi in un momento storico in cui i luoghi ufficiali della cultura faticano a raccogliere e valorizzare voci non eurocentriche. La mostra ospita opere, performance, video, installazioni, documenti e pratiche artistiche realizzate da artisti e collettivi palestinesi e internazionali, riattivando archivi e immaginari della diaspora, e proponendo spazi di racconto alternativi rispetto alle rappresentazioni dominanti del conflitto. Ogni tappa del percorso espositivosi intreccia con il contesto che la ospita, generando un dialogo tra le opere e il tessuto sociale e culturale bolognese. In continuità con la mostra ospitata lo scorso anno a Palazzo Mora (Venezia) e curata dal direttore del Palestine Museum di Woodbridge (Connecticut) Faisal Saleh, il progetto si pone come esperimento curatoriale decoloniale e collettivo, che interroga il concetto stesso di “museo” come dispositivo politico, di rappresentazione e di archiviazione. A Bologna, il Museo Disperso si radica nel territorio attraverso un network cittadino di realtà culturali e sociali, costruito attorno a relazioni solidali e forme di cura condivise.

Entrambi gli incontri sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti (apertura porte Auditorium 15 min prima dell’inizio degli incontri)  

Mercoledì 3 e giovedì 4 giugno 2025, all’Auditorium del DAMSLab di Bologna 

Foreigners in their Homeland – Programma Pubblico al DAMSLab

Due giorni di dibattiti e proiezioni nell’ambito della mostra diffusa

“Il Museo Disperso. Foreigners in Their Homeland Bologna”

 

martedì 3 giugno, ore 14:30-19

Cinema come Spazio di Prefigurazione Politica

Proiezioni di video e cortometraggi, introducono Sara Cherif e Massimiliano Mollona

 

mercoledì 4 giugno, ore 15-18

Arte e Genocidio. Solidarietà artistica come modalità di lotta

Talk con introduzione a cura di Massimiliano Mollona e la partecipazione di

Rana Anani, Bayan Abu Nahla, Sandi Hilal, Alessandro Petti, Ruba Salih