Da fine agosto bonifica dei materiali da scavo proveniente dalla costruzione della Cassa di Espansione del torrente Parma in località Marano

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parma2020PARMA –  A fine agosto prenderanno avvio le operazioni di rimozione dei cumuli di terreno di risulta legati della costruzione della Cassa di Espansione di Marano nel 2006.

Dopo 15 anni, viene, così, messa la parola fine all’annoso problema dei cumuli di materiale da scavo, proveniente dalla costruzione della Cassa di Espansione del torrente Parma, che saranno ricollocati in ex aree di cava. Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, Tiziana Benassi, che ha rimarcato l’importanza dell’operazione per le valenze ambientali ad essa connesse: il terreno, infatti, verrà sottoposto ad un’accurata selezione in modo da utilizzare esclusivamente materiale terroso per il riempimento di ex cave, mentre eventuali residui verranno inviati a smaltimento. La rimozione dei cumuli si concluderà entro il 2020.

Ai tempi della formazione dei cumuli, nel 2004 e nel 2005, fu sottoscritto un accordo tra AIPO e Comune di Parma per procedere alla loro rimozione. I fondi messi allora a disposizione da AIPO, pari a 1 milione e 843 mila euro, risultarono, però, insufficienti per dare seguito all’intervento dal momento che i costi di trasporto del materiale verso le destinazioni individuate al tempo erano troppo onerosi.

L’intervento, ora, può essere messo in atto cogliendo l’opportunità legata alla possibilità di ricollocare il terreno in aree di cave già classificate nel PAE – Piano Attività Estrattive – e situate nelle vicinanze della Cassa di Espansione, con costi di trasporto sostenibili.