Covid-19: aiuti del Comune di San Clemente a 69 famiglie

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Nella seconda fase dell’emergenza oltre 30mila euro il valore dei buoni spesa erogati

SAN CLEMENTE (RN) – La gestione dei buoni spesa nella seconda fase dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, gestione concentrata in prevalenza nel mese di dicembre 2020, ha visto l’Amministrazione comunale di San Clemente erogare gli aiuti necessari all’acquisto dei beni alimentari e di prima necessità a 69 famiglie per un totale di oltre 31mila euro (31.850).

Ai quali vanno aggiunti i 6.000 euro (erano 8.500 nella prima fase della pandemia) destinati alla Caritas Parrocchiale di Sant’Andrea in Casale, con lo scopo di supportare i cittadini in difficoltà a seguito della sospensione delle attività occupazionali quale misura preventiva anti-contagio.

“Ci siamo adoperati e impegnati – spiega la Sindaca, Mirna Cecchini – perché le azioni a sostegno dei nuclei familiari più fragili e in evidente stato di necessità, a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria correlata al Covid-19, fossero messe in campo nel minor tempo possibile e parametrate in rapporto alle varie criticità. 

Anche nella seconda fase inerente la distribuzione dei buoni spesa, l’erogazione da parte del Comune ha complessivamente superato il valore dei 30mila euro (erano 37.475 tra marzo e luglio 2020) attestandosi a 31.580. 

I dati fotografano una situazione locale – replicabile in altri contesti territoriali molto simili al nostro – ancora problematica e avvolta in un clima d’incertezza; specie sul versante della ripresa economica. Incertezza che speriamo si possa invertire al più presto grazie alla campagna vaccinale avviata dal Ministero della Salute.

L’ho scritto qualche giorno fa e voglio ribadirlo: l’efficacia della lotta al virus – fermo restando l’enorme sforzo sostenuto ogni giorno dalla rete sanitaria regionale – dipende molto dai nostri comportamenti all’interno della sfera sociale, affettiva e lavorativa. Tutti possiamo contribuire in maniera virtuosa a debellare la pandemia, mantenendo il rispetto delle regole base così da non innescare nuovi focolai. 

Finché non capiremo questo e ci sentiremo furbi ed orgogliosi nell’eludere le norme di contenimento del Covid-19, i risultati legati alla diffusione del contagio si perpetueranno vanificando i sacrifici fatti. Sarà il vaccino a riportarci alla normalità, alla nostra vita fatta d’abbracci e risate, ma occorreranno alcuni mesi perché ciò avvenga in piena sicurezza”.

Foto: Mirna Cecchini