Cosa dicono gli antropologi – Ultimo appuntamento con Marco Aime, Davide Papotti e Patrizia Boschiero

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Giovedì 28 giugno, ore 16.30 all’Università di Parma ultimo appuntamento della rassegna

parma2020PARMA – La rassegna “Cosa dicono oggi gli antropologi? La città. Sguardi sul contemporaneo” si conclude giovedì 28 giugno alle ore 16.30 all’Università di Parma (Via D’Azeglio 85, Aula C) con la presentazione del libro “Piccolo lessico della diversità” di Marco Aime, docente antropologia culturale all’Università di Genova, e Davide Papotti, docente di Geografia culturale all’Università di Parma.

L’incontro verrà introdotto da Marco Tamaro, Direttore Fondazione Benetton. Il volume, edito dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, si concentra sul concetto di alterità, intesa nella declinazione geografica di altrove. Davide Papotti ci presenterà la sua riflessione sul mito dell’”altrove”. Alla presentazione sarà presente anche Patrizia Boschiero, Responsabile edizioni della Fondazione Benetton Studi Ricerche.

La partecipazione è valida come aggiornamento per gli insegnati che si iscriveranno attraverso la piattaforma SOFIA (www.istruzione.it/pdgf)

La rassegna è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, dall’Università di Parma, dalla Fondazione “Museo Ettore Guatelli” e dalla Fondazione Monteparma in collaborazione con il CAPAS – Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo dell’Università e il Teatro delle Briciole.

L’intento della rassegna, ideata e coordinata da Martina Giuffrè, professoressa di Antropologia Culturale all’Università di Parma, e da Mario Turci, direttore del Museo “Ettore Guatelli”, è di riportare al grande pubblico i risultati raggiunti dall’antropologia culturale nell’ambito delle analisi e riflessioni sul contemporaneo.

I dodici incontri sono stati dislocati in tutti i quartieri di Parma, creando una rassegna itinerante che punta all’incontro con tutti i cittadini.

Tutti gli appuntamenti sono stati ad ingresso libero sino ad esaurimento posti.