Il cordoglio di Bonaccini per la scomparsa di Luigi Pedrazzi

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Il presidente della Regione Emilia-Romagna: “Ci ha lasciato un uomo di straordinaria cultura, di impegno sociale. Un cattolico di profonda fede ma laico nell’impegno e nell’attenzione verso tutti””

luttoBOLOGNA – “Ci ha lasciato un uomo di straordinaria cultura, di impegno sociale e di squisita affabilità umana. Un’intelligenza viva e curiosa, sempre pronta ad aprirsi, a comprendere e a confrontarsi, soprattutto con le nuove generazioni. Un cattolico di profonda fede ma laico nell’impegno e nell’attenzione verso tutti, verso il bene comune”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ricorda il politologo Luigi Pedrazzi, “anima del cattolicesimo democratico di Bologna, e non solo”, protagonista della vita politica italiana, dalla fondazione della rivista “Il Mulino” alla stagione dell’Ulivo. Dalla candidatura – giovanissimo – alle amministrative del 1956 con Giuseppe Dossetti, all’incarico di vicesindaco con Walter Vitali nel ‘95,

“Pedrazzi- ricorda Bonaccini- era un amante della Politica, quella vera; lui, che nel 1956 entrò in Consiglio comunale come minoranza ‘dossettiana’, e che subito si impegnò, partendo dall’innovativo lavoro programmatico del ‘Libro Bianco’, in un dialogo, leale e costruttivo, con la maggioranza guidata dal sindaco Dozza.

Oggi– conclude il presidente– ci sentiamo tutti più orfani: la perdita è grande, è nostro dovere, per quanto difficile, raccogliere la sua eredità”.