Festa della Liberazione, grande partecipazione a Cattolica

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Sindaca e autorità civili e militari a palazzo Mancini

Le celebrazioni proseguono venerdì 26 con l’inaugurazione di 5 pannelli a mosaico, la storia di Morganti su Qrcode relizzati dalle scuole

CATTOLICA (RN) – Cattolica, città della Resistenza. Grande partecipazione anche quest’anno alle celebrazioni per il 25 aprile, 79° anniversario della Liberazione dall’occupazione nazista e dal regime fascista. Tantissimi i cittadini e le cittadine, famiglie, bambini, presenti ieri alla cerimonia di commemorazione.

Dopo l’alzabandiera e la deposizione delle corone al Monumento ai caduti del mare, il lungo corteo, accompagnato dalle note di “Bella ciao” eseguito dalla banda di Colombarone-Fiorenzuola di Focara (sotto la bacchetta di Doria del Maestro), ha attraversato via del Porto e si è snodato lungo le strade della città fino ad arrivare in piazza Roosevelt, davanti al Monumento alla Pace.

In testa al corteo, la Sindaca Franca Foronchi, gli Assessori Federico Vaccarini, Alessandro Uguccioni e Nicola Romeo, autorità militari e religiose, associazioni combattentistiche, Anmi, Anpi. La Prima cittadina ha deposto due corone anche al Monumento alla Pace. Poi tutti sotto Palazzo Mancini per gli interventi.

Il primo, quello della Sindaca Foronchi: “Vedere le persone affacciate alle finestre oggi mi ha fatto penbsare alla gioia che hanno provato gli italiani quel 25 aprile – è stato l’incipit della Sindaca – ho pensato a quelle donne e uomini che, dopo aver vissuto tragedie e paure, potevano finalmente respirare l’aria della libertà. È su questo che dobbiamo riflettere. Una libertà conquistata grazie al sacrificio di partigiani e alleati”.

Poi ha ricordato come anche Cattolica abbia pagato il proprio tributo alla lotta contro la dittatura e si sia impegnata nella Resistenza: “Voglio ricordare il coraggio e il sacrificio di cattolichini e cattolichine – ha continuato la Sindaca – come Egidio Renzi, antifascista perseguitato dal regime, costretto a fuggire a Roma e poi condannato a morte per rappresaglia nell’eccidio delle Fosse Ardeatine. O come Luisa Prioli, staffetta partigiana a cui abbiamo dedicato un parco e anche come Guido Morganti, il sarto che salvò due famiglie di ebrei, mettendo a rischio la propria vita, ma spinto dalla convinzione di fare la cosa giusta. Vi chiedo di dedicare un applauso a questi nostri concittadini”.

E tra l’applauso dei presenti, la Sindaca ha sottolineato come la nostra “Costituzione è antifascista e chi giura su quella Costituzione vuol dire che ha dentro di sé quei valori, altrimenti farebbe un giuramento falso. Voglio ricordare che la Resistenza non è mai finita. Ogni di noi deve combattere per la libertà di parola e pensiero che appartiene alla democrazia e noi vogliamo essere uno Stato democratico”. Poi il riferimento al caso Scurati: “Voleva solo ricordare Matteotti ucciso dai fascisti, mentre Mussolini garantiva alla moglie che avrebbe fatto il possibile per scoprire gli assassini. Questa è la storia e qui non c’è un’altra lettura, è la lettura

che dice che la dittatura è il male. Non lo dico io, lo dice la storia. Guai a revisionarla”. Plauso all’iniziativa “di invitare gli studenti e studentesse – ha continuato – a diventare nuovi partigiani nelle scuole. Da insegnante ho sempre amato i giovani, aiutiamo a crescerli con quei valori, perché la bandiera pace ci dice che ci sono ancora tante guerre. Ho sentito questo 25 aprile ancora più forte rispetto ad altri tempi. Noi istituzioni, noi famiglie, noi adulti e genitori, cerchiamo di passare questi messaggi ai nostri figli, perché come diceva Biagi, la Resistenza non finisce mai. Viva la libertà, viva la democrazia, viva Cattolica!”.

A seguire gli interventi del presidente dell’Anpi Cattolica-San Giovanni in Marignano Maurizio Castelvetro e del membro direttivo dell’Istituto storico della Resistenza dell’Età contemporanea di Rimini Maurizio Casadei. “Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo” il monito di Castelvetro che ha aggiunto: “una democrazia sana ha in sé le armi con cui difendersi e per noi questa arma è pacifica e si chiama Costituzione”, mentre Casadei ha messo in guardia dal pericolo del “revisionismo: negare l’antifascismo ha uno scopo, mettere in discussione la Costituzione per arrivare a un autoritarismo”.

La celebrazione è proseguita alle 14 con l’”Aquilonata per la pace” nella spiaggia libera davanti all’Hotel Kursaal con l’esibizione del Gruppo aquilonisti Riminivola del Dopolavoro ferroviario di Rimini e con gli aquiloni realizzati dalle classi V dei Comuni di Cattolica e di Mondaino nell’ambito del “Progetto memoria” a cura del Laboratorio all’immagine.

Venerdì 26, ultimo giorno dedicato alla Liberazione, si conclude in arte e bellezza in piazza Filippini, alle ore 9.30, con l’inaugurazione di 5 pannelli a mosaico realizzati da 5 classi dell’Istituto comprensivo di Cattolica (5°A, 5°B e 5°C Repubblica, e 5°A e 5°B Carpignola) all’interno del Progetto sulla Memoria del Laboratorio di educazione all’immagine “La gentilezza appare in silenzio, il filo di un cappotto”. Sotto i pannelli è posizionata una targa con la grafica dell’immagine, la frase elaborata dalla classe, gli autori e un QRcode che rimanda alla narrazione della storia di Guido Morganti, il cattolichino che ha ricevuto il riconoscimento di Giusto tra le Nazioni, realizzata dalle classi terze. Saranno presenti e interverranno la Sindaca Foronchi, la presidente dell’Assemblea legislativa Emilia-Romagna Emma Petitti e l’Assessore alla cultura Federico Vaccarini.