Consiglio comunale, l’intervento d’inizio seduta della consigliera Federica Mazzoni

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BOLOGNA – Di seguito l’intervento d’inizio seduta della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico).

“Aeroporto e città, l’impegno per ecocompatibilità.
Di pochi giorni fa è la presentazione di Enac (Ente nazionale aviazione civile) del proprio Rapporto 2020 sugli effetti della crisi Covid19 sul settore del trasporto aereo, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Enrico Giovannini.

Il Ministro ha pronunciato parole importanti che riporto perché in sintonia con quanto anche da Bologna, istituzioni e cittadini, chiedono da tempo venga realizzato: “Per le infrastrutture del trasporto aereo si prevede un forte cambiamento, ma vale anche per le strutture aeroportuali e per l’industria aeronautica che devono spingere sull’innovazione tecnologica in una dimensione di sviluppo sostenibile. La ripresa del comparto dopo l’emergenza pandemica e il suo sviluppo futuro dovrà dunque approfittare dell’esperienza adottando una visione più sistemica, l’unica che consentirà di perseguire gli obiettivi di una giusta transizione e procedere verso la decarbonizzazione, garantendo migliori sistemi di sicurezza, una rapida digitalizzazione delle procedure e dei controlli del traffico e maggiore attenzione agli impatti ambientali” (…) nell’ambito della nuova strategia nazionale per il trasporto aereo e nella revisione del Piano Nazionale degli Aeroporti, sul significato dello sviluppo del settore in chiave ecologica. La transizione verso sistemi meno impattanti deve essere percepita come un’opportunità per l’aviazione, chiamata a investire sempre di più nella ricerca di combustibili puliti, mentre gli aeroporti italiani sono ormai già impegnati nell’obiettivo “zero emissioni”, anche attraverso la digitalizzazione dei servizi”.

Lo sviluppo del settore in chiave ecologica. Ecco, l’Amministrazione comunale si adopera per la valorizzazione dell’aeroporto Guglielmo Marconi che rappresenta certamente un volano dell’economia del territorio locale, regionale e nazionale ma senza rinunciare alla priorità della compatibilità ambientale, imprescindibile per realizzare politiche volte alla sostenibilità, alla transizione ecologica e per la salute dei cittadini/e.

Dagli anni’80 i comitati di cittadini, inizialmente della sola zona Lame, rappresentano uno stimolo importante affinché tutte le istituzioni lavorino affinché vengano sviluppate – ciascuna per quanto di competenza- azioni volte alla riduzione e mitigazione dell’inquinamento acustico.

Nel corso di questo mandato amministrativo sono stati promossi e organizzati incontri istituzionali e non con gli enti coinvolti nel governo dell’aeroporto e dei rapporti con la città che hanno portato, nel novembre 2019, ad un annuncio pubblico da parte del Ministero dei Trasporti, Comune di Bologna ed Enac relativo a un piano di contenimento dei sorvoli a bassa quota sulla città; annuncio poi disatteso causa il crollo dei voli dovuto alla pandemia Covid19.

Il prezioso contributo dei cittadini/e, attraverso il Comitato Compatibilità Aeroporto Città, ha portato all’elaborazione di un documento con azioni possibili del settembre 2020.

Una precisazione, per inquadrare in modo corretto il tema: l’aeroporto di Bologna è a norma rispetto alle regole vigenti sull’inquinamento acustico e che i cambiamenti a tale regole sono di competenza del Parlamento italiano.

Per questo, senza sollevare le braccia in atteggiamento di sola presa d’atto, sono ancora di più necessarie azioni di cui la politica si prenda la responsabilità.

Per questo, nell’ultima seduta di Consiglio comunale nella quale noi rappresentanti eletti possiamo dare indicazioni di indirizzo politico, prima delle elezioni amministrative che porteranno a Bologna un nuovo Sindaco, chiedo che ci si possa esprimere rispetto all’ecocompatibilità del nostro aeroporto, in particolare indicando come indispensabili alcuni elementi: sollecitare i gestori dell’aeroporto (Enac, Enav, SAB) affinché sia garantita la massima trasparenza e immediatezza nell’accesso alle informazioni sull’attività aeroportuale, in particolare per quanto riguarda le condizioni di volo, le procedure di infrazione e le sanzioni comminate; ribadire in sede di Commissione aeroportuale la necessità di effettuare gli approfondimenti tecnici da tempo richiesti circa la possibilità di massimizzare decolli ed atterraggi verso la zona industriale di Calderara – Bargellino in modo da consentire l’uso del cielo sulle zone residenziali ad est della pista solo per cause atmosferiche e di sicurezza; impiegare i proventi dell’IRESA, attraverso un accordo con la Regione, affinché venga realizzato un piano di interventi di mitigazione/insonorizzazione rivolto alle aree maggiormente coinvolte dell’abitato di Bologna, a partire da edifici pubblici come le scuole, fino all’edilizia privata, anche in forma di cofinanziamento; affrontare in tutte le sedi opportune la necessità di una revisione organica della normativa aeroportuale nazionale ipotizzando anche una legge speciale per gli aeroporti situati all’interno di aree altamente urbanizzate, come in altri paesi dell’Unione Europea.

E quindi, invitare il Sindaco e la Giunta a farsi carico di tali istanze presso il Governo e il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile e a perseguire l’obiettivo di minimizzare gli impatti dell’aeroporto, in collaborazione con tutte le istituzioni coinvolte, in costante dialogo con il Quartiere Navile e i cittadini/e impegnati sul tema. Credo che il nostro compito per una Bologna che attui davvero una doverosa, oltre che giusta, transizione ecologica passi anche da qui”.