Consiglio comunale, l’intervento d’inizio seduta della consigliera Emily Marion Clancy

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BOLOGNA – Di seguito l’intervento d’inizio seduta della consigliera Emily Marion Clancy (Coalizione civica).

“Ambientalismo: quando i No sono un Sì al futuro per tutte e tutti.
Una sintesi giornalistica di un più articolato ragionamento di Matteo Lepore, che rispondendo alla scelta dei Verdi di sostenere Isabella Conti ha detto di non essere per l’ambientalismo del No, ma soprattutto le reazioni e la anche giusta indignazione per queste parole, mi spingono a cercare chiarezza su questo tema che ritengo centrale per il dibattito politico sulle prossime amministrative ma più in generale per il nostro futuro, ben oltre una scadenza elettorale.

In una piccola parte di sinistra cittadina sembra esserci già una certa sicumera sul fatto che se Coalizione Civica ha scelto un percorso per un’alleanza strategica di governo, – io aggiungo basata su una chiara convergenza programmatica esito di una complessa trattativa – allora smetterà di alzare la voce su determinati temi in Consiglio Comunale. Mi spiace deludervi, compagne e compagni: nulla di più sbagliato. L’intenzione è invece di alzare ancora il volume. Certo non può essere l’ambientalismo del sì, no, forse poi vediamo che vedo sull’altro fronte delle primarie, in cui si alternano dichiarazioni di richiesta di stop alla conferenza dei servizi sul Passante di Isabella Conti – come se non dipendesse anche da lei nei fatti, con la delibera del Comune di San Lazzaro – a dichiarazioni della stessa Isabella Conti che dice sostanzialmente quanto afferma Matteo Lepore: sono possibili miglioramenti rilevanti, “sui due miliardi previsti vorrei andare a vedere bene come fare un progetto che guardi davvero al futuro e che diventi un’opportunità”.

Ma ci sono anche le posizioni di Alberto Aitini che asserisce che il progetto deve andare avanti così com’è, dichiarazioni di viceministra di Italia Viva Teresa Bellanova che dichiara che si può chiudere la conferenza dei servizi già a giugno, dichiarazioni dell’Europarlamentare Elisabetta Gualmini che afferma “Basta stop and go, le infrastrutture promesse si fanno. I bolognesi vogliono il Passante, vogliono raggiungere il luogo di lavoro, non vogliono rimanere perennemente imbottigliati”.

Per non parlare delle posizioni degli esponenti di centro e centrodestra che guardano alla Conti. Ecco, con il sì, no, forse, con i tentennamenti sul tram io non credo si stia facendo bene per la tutela dell’ambiente nella nostra città, mentre siamo in piena crisi climatica ed ecologica.

Ma coglierò questa opportunità di un intervento di inizio seduta per mettere le cose in chiaro dal punto di vista di Coalizione Civica Bologna anche circa le affermazioni di Matteo Lepore. Perché stiamo portando avanti un’idea di città e lo facciamo tra diversi. Credo che questo sia una ricchezza. Noi la vediamo così. Quando parliamo di ambiente e della qualità – quando non della possibilità stessa – di un futuro vivibile per la nostra città, può essere retoricamente efficace utilizzare l’etichetta in vigore da decenni e che parla di “ambientalismo del no”, ma è altrettanto facilmente rovesciabile nell’industrialismo del Si”.
Per uscirne, dovendo una amministrazione responsabile necessariamente mediare tra interessi diversi, se vi piace di più vi parlerò dell’ambientalismo del SI: Si a una città libera dall’inquinamento, si a opere pubbliche moderne e compatibili col disastro climatico, si ad esempio, a delle migliorie a un Passante che esiste e già oggi è responsabile per il 40% delle emissioni da traffico veicolare. No all’attuale progetto che aumenta le emissioni per dire sì a un futuro migliore per generazioni di bolognesi. Sogni radicali o presa di coscienza di un futuro che non aspetta e di bisogni presenti e futuri a cui non si può rispondere semplicemente “non ci fate perdere altro tempo”?

Tempo, è vero, non ce n’è, ma non è il tempo della burocrazia e degli appalti l’unico a non poter aspettare, noi crediamo che l’urgenza vera, ed è difficile da smentire, sia quella di un territorio che respira meglio, che non inghiotte il futuro delle cittadine e dei cittadini più giovani e di chi verrà dopo di noi. Quello no, quello davvero non può aspettare. Se, come sembra, non è blasfemia valutare le opere pubbliche, anche e soprattutto quelle più strategiche e impattanti, alla luce della realtà ambientale in cui siamo immersi, allora sarà semplice diventare tutti ambientalisti del Sì.

Per questo motivo ho firmato e invito a firmare l’Appello per un monitoraggio dell’aria e indagine epidemiologica sul Passante di Bologna di Aria Pesa. Aggiungo a mia volta un mio appello all’amministrazione: calendarizzate l’udienza conoscitiva sulla necessità di un’indagine epidemiologica che abbiamo chiesto da tempo come Coalizione Civica insieme a Dora Palumbo del Gruppo Misto.

Non vorremo dare l’impressione che i tempi di realizzazione di un progetto siano più importanti dei tempi necessari a tutelare la salute dei cittadini e delle cittadine, di cui il Sindaco è tutore?

Proprio su questa consapevolezza condivisa abbiamo firmato un accordo con Matteo Lepore. Perché giustizia sociale e giustizia ambientale vanno tenute insieme. Per questo motivo venerdì pomeriggio sarò all’Assemblea cittadina delle lotte ambientali bolognesi. Perché ancora una volta, su questi temi, i movimenti e comitati cittadini ci chiedono di avere molto più coraggio. E vanno ascoltati”.