Consiglio comunale, l’intervento d’inizio seduta del consigliere Detjon Begaj

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BOLOGNA – Di seguito, l’intervento d’inizio seduta del consigliere Detjon Begaj (Coalizione Civica):

“No all’art. 6 del ddl Concorrenza
Grazie Presidente, gentili consigliere e gentili consiglieri,
quest’oggi intervengo per raccogliere il grido d’allarme che si è sollevato sul ddl concorrenza 2020-2021 approvato dal Consiglio dei Ministri del 4 novembre. In particolare, vorrei concentrarmi sull’art.6 dal titolo “delega in materia di servizi pubblici locali”, contenente disposizioni da tradurre in forma di decreto legislativo o testo unico entro 6 mesi.

L’articolo in questione, dietro la presunta ratio di adeguare maggiormente la materia alle norme europee, pone numerosi ostacoli al cosiddetto “in house providing”, rendendo quindi il controllo e la gestione pubblica dei servizi essenziali residuale.

Si richiede infatti, letteralmente, di giustificare la scelta di non ricorrere al mercato e di sottoporre le motivazioni addotte all’Autorità garante della concorrenza del mercato, non solo in via preventiva ma anche attraverso una revisione periodica. In più, mentre i privati hanno solamente l’onere di produrre una relazione sulla qualità del servizio e sugli investimenti effettuati, l’ente locale deve invece prevedere “un sistema di monitoraggio dei costi”. Come ha ben motivato il Forum Italiano dei Movimenti, questa è nuova spinta ideologica, ultraliberista verso un’altra stagione di privatizzazione. Una spinta che periodicamente torna con vigore.

Era il 5 Agosto 2011 quando l’allora Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, insieme al Presidente della Banca Centrale Europea Jean-Claude Trichet, scrisse la famigerata lettera al Presidente del Consiglio Berlusconi in cui indicava come necessarie e ineludibili privatizzazioni su larga scala in particolare della fornitura di servizi pubblici locali. Ma solamente un mese prima, come ben sapete, 27 milioni di italiani e tra questi 479.947 cittadine e cittadini in provincia di Bologna si sono espressi a favore di una gestione pubblica del servizio idrico.

Va da sé, che l’art. 6 del ddl concorrenza non solo rappresenterebbe l’ennesimo schiaffo nei confronti del voto democratico espresso 10 anni fa, ma rischierebbe di rendere vano anche gli impegni politici che ci siamo assunti candidandoci al governo della città attraverso un programma che prevede l’impegno ad approfondire lo studio di fattibilità di Atersir sulla ripubblicizzazione del servizio idrico. Per questi motivi presento come Coalizione Civica e come maggioranza un odg che riguarda proprio l’art.6 del ddl concorrenza e ne richiedo la trattazione urgente”.