Bologna

Consiglio comunale, il sindaco Matteo Lepore ha ricordato le vittime dell’attentato a Mosca

Il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio

BOLOGNA – In apertura della seduta di oggi, il sindaco Matteo Lepore è intervenuto per ricordare le vittime dell’attentato a Mosca dei giorni scorsi.

Al termine il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio.

Di seguito l’intervento del sindaco Lepore.

“Grazie Presidente, buongiorno alle Consigliere e ai Consiglieri.
Ho pensato che fosse importante intervenire a inizio di questa seduta come Sindaco a nome dell’amministrazione a seguito del terribile attentato che è accaduto a Mosca nei giorni scorsi. Mi unisco alle parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per condannare questo terribile attentato terroristico che avvenuto all’interno di una città, di un paese così popolato ed importante per la storia dell’umanità.
Voglio condannare le violenze e l’uccisione di persone innocenti vittime del terrorismo e in questa sede ribadire ogni forma di condanna contro il terrorismo e ogni violenza nei confronti di chiunque, in questo caso nei confronti di civili innocenti, del popolo russo nei confronti del quale penso sia giusto comunicare la nostra vicinanza e la nostra solidarietà.
Credo sia importante recuperare a partire dalle nostra istitutizioni un appello rivolto agli stati europei e non solo affinché si torni a dialogare e a pensare alla pace come il bene più prezioso. Il bene più prezioso dopo soltanto la salvaguardia delle vite umane. È importante che l’Europa si pensi come una potenza di pace, non come un insieme di nazionalismi e di interesse contrapposti.
La nostra città Bologna è sempre stata al fianco dell’Ucraina aggredita dalla Russia, abbiamo sempre esplicitato la nostra opposizione e abbiamo preso posizione in questo terribile processo di esclation che ormai da troppo tempo accompagna le nostre vite.
Credo che occorra trovare una nuova strada per la pace, che l’Europa debba farsi sentire maggiormente come potenza di pace. Questa è la sua caratteristica dopo la seconda guerra mondiale e deve essere capofila anche in questa fase di fronte a quello che è successo come una unità, un continente politico, una federazione che sa parlare e sa agire per una politica della pace”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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