Con Hera i bolognesi protagonisti del cambiamento, per ripartire

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Circa 120 mila ragazzi hanno partecipato ai progetti di educazione ambientale e 635 tonnellate di ingombranti sono stati avviati a riuso

BOLOGNA – Fare squadra. Per il Gruppo Hera è una vera e propria filosofia, che si traduce ogni anno in tanti progetti concreti, attraverso i quali la multiutility collabora con cittadini, istituzioni, aziende e terzo settore a favore del proprio territorio, a tutela dell’ambiente e nell’interesse delle generazioni future. Perché ciascuno di noi, se vuole, può essere protagonista positivo del proprio tempo. E i modi per diventarlo sono al centro della terza edizione di “Costruire insieme il futuro”, report tematico che il Gruppo Hera dedica al coinvolgimento dei propri stakeholder, disponibile online e – a breve – presso gli sportelli clienti.

Del resto, le sfide in cui Hera è impegnata – dal contrasto al climate change alla promozione dell’economia circolare – sono temi di forte attualità e necessitano del contributo di tutti. Come molti cittadini hanno già fatto, quindi, non resta che scegliere: le iniziative alle quali si può partecipare, infatti, vanno dalla riforestazione urbana alla digitalizzazione delle scuole, dal consumo responsabile di acqua ed energia all’incremento della raccolta differenziata, dal decoro degli spazi pubblici al riuso di beni ancora in buono stato, con benefici anche per le tante onlus attive sui territori serviti, senza dimenticare la promozione dell’inclusione sociale e della parità fra i generi.

Nel bolognese: 160 tonnellate di ingombranti avviati al riuso; coinvolti 34 mila studenti, 400 istituti e oltre 2.800 insegnanti

Nell’area della provincia di Bologna, grazie a Cambia il finale, progetto per l’avvio al riuso di ingombranti ancora in buono stato, nel solo 2019 sono stati avviati a recupero oltre 38 mila ingombranti, per un peso totale di 160 tonnellate. 42 mila, inoltre, sono state le segnalazioni su abbandoni e decoro degli spazi pubblici che sul territorio sono state effettuate in un anno attraverso l’app di Hera il Rifiutologo, scaricabile gratuitamente. Interessanti anche i risultati del progetto FarmacoAmico, che sul territorio bolognese – nel solo 2019 – ha permesso di avviare al riuso 30 mila confezioni di farmaci non ancora scaduti, per un valore complessivo di quasi 360 mila euro, cui si aggiungono i 6.600 pasti completi recuperati dalle mense aziendali di Hera e donati grazie a CiboAmico.

Molto attivo l’HeraLab di Bologna, il consiglio multistakeholder organizzato da Hera per raccogliere, dai rappresentati delle comunità locali, proposte concrete volte a incrementare la sostenibilità dei servizi erogati, che guarda già al 2020 con quattro nuovi progetti su promozione della raccolta differenziata, riduzione dei rifiuti plastici, uso responsabile dell’acqua di rete e smart city. Nell’arco dell’anno scolastico 2018-2019, infine, circa 34 mila studenti di ogni ordine e grado delle scuole del bolognese sono stati coinvolti dai progetti di educazione ambientale del Gruppo, che hanno interessato circa 400 istituti e visto la partecipazione di oltre 2.800 insegnanti.

I risultati a livello di Gruppo, dai 668 mila euro di farmaci recuperati nel 2019 ai 200 mila euro per la digitalizzazione delle scuole del territorio tra il 2017 e il 2019

Ecco alcuni dei risultati di Gruppo archiviati l’anno scorso. Grazie a Cambia il finale sono state recuperate 635 tonnellate di mobili altrimenti destinati allo smaltimento. Bene anche FarmacoAmico, progetto per il recupero di farmaci non ancora scaduti: più di 55 mila le confezioni recuperate, per un valore complessivo di 668 mila euro. In meno di dieci anni, inoltre, sono stati oltre 100 mila i pasti recuperati dalle mense Hera grazie a CiboAmico, progetto per il recupero delle eccedenze alimentari che ha evitato 44 tonnellate di rifiuti. Circa 120 mila gli studenti di ogni ordine e grado coinvolti nei progetti di educazione ambientale, con la partecipazione di quasi 1500 scuole e di oltre 10 mila insegnanti.

In ambito scolastico, si segnala anche Digi e Lode, il progetto che converte i comportamenti digitali dei clienti Hera in punti che grazie alla multiutility diventano somme di denaro investibili dalle scuole del territorio in progetti di digitalizzazione: 80 gli istituti complessivamente coinvolti dal 2017 a oggi, per un contributo totale di 200 mila euro. Tanta l’attenzione per l’ambiente, con i 390 mila download raggiunti dalla app del Rifiutologo, che aiuta i cittadini nella raccolta differenziata e permette loro di effettuare segnalazioni – circa 60 mila solo l’anno scorso – su abbandoni e decoro urbano. Tocca l’11,6%, inoltre, la percentuale dei clienti di Hera che ha deciso di essere carbon neutral sottoscrivendo offerte di fornitura di energia dedicate all’obiettivo. Significativa, infine, l’esperienza degli HeraLab: dalla loro nascita, sono stati 78 i progetti complessivamente ideati, 52 dei quali già realizzati.

85 mila bollette rateizzate, 38 mila pasti offerti con Caritas e oltre 600 mila euro di donazioni durante l’emergenza

Oltre a fare una panoramica sulle iniziative realizzate nel 2019 e sui risultati raggiunti dalle stesse, il report racconta anche il modo in cui il Gruppo – assieme a lavoratori, fornitori, istituzioni e comunità locale – ha affrontato l’emergenza sanitaria del 2020, un’occasione che ha mostrato una volta di più quanto sia importante operare in una logica di profonda integrazione con il proprio territorio di riferimento, garantendo la continuità di servizi essenziali e la sicurezza di persone e processi. Il tutto, ovviamente, senza contare l’aiuto a chi è più in difficoltà, con 85 mila bollette rateizzate da marzo a maggio, oltre 600 mila euro donati complessivamente ai servizi sanitari di 4 regioni e una collaborazione con Caritas che ha permesso di donare oltre 38 mila pasti.

Con questo report, dunque, Hera intende confermare il proprio ruolo abilitante, impiegando le proprie risorse e competenze per valorizzare fino in fondo l’impegno di chiunque, a casa e nei comportamenti di ogni giorno, voglia spendersi per contribuire a gettare le basi di un futuro sempre più sostenibile, resiliente e inclusivo.