Comune e scuole: al via le procedure per osservare l’obbligo vaccinale

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CESENA – Si è tenuta ieri mattina, come previsto, la riunione convocata dal Comune di Cesena con le dirigenze scolastiche della città per affrontare, tra gli altri, il tema della permanenza nelle classi dei bambini e dei ragazzi non vaccinati.

“Nonostante quello che sembra un evidente stato confusionale del Ministro Grillo – affermano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessora alla Scuola Simona Benedetti -, che non ha ancora chiarito quale sia la sua vera opinione sulla necessità di vaccinare i bambini, né ha dato mai alle scuole indicazioni procedurali chiare, resta a tutt’oggi ferma ed evidente la volontà del legislatore, che, sia a livello regionale che a livello nazionale, ha messo nero su bianco, in ben due leggi attualmente in vigore, l’obbligo vaccinale per la frequenza scolastica di tutti i ragazzi da 0 a 16 anni”.

“L’Amministrazione, interessata anche perché direttamente coinvolta nella gestione comunale di nove scuole dell’infanzia e di sette nidi, e i Dirigenti scolastici cesenati – riferiscono Sindaco e Assessora – hanno condiviso la necessità di dare seguito, naturalmente, a quanto previsto dalla normativa. Normativa, per altro, che assolve a finalità irrinunciabili sul piano istituzionale, ovvero la tutela della salute pubblica e la possibilità per tutti i bambini, a partire da coloro che sono particolarmente fragili, di accedere all’istruzione, così come previsto dagli articoli 33 e 34 della nostra Costituzione”.

“Possiamo dire – proseguono il Sindaco Lucchi e l’Assessora Benedetti – che da oggi partono le procedure necessarie per dare seguito all’obbligo vaccinale, con la consapevolezza che questo potrà portare anche all’esclusione di alcuni bambini dai nidi e dalle scuole dell’infanzia cesenati, così come all’applicazione delle sanzioni pecuniarie per quanto riguarda le scuole primarie, medie e superiori. Sinceramente, avremmo sperato in un altro esito, visto, soprattutto, il tanto tempo intercorso dall’emanazione delle leggi ad oggi e le proroghe intervenute proprio per consentire a tutti di effettuare i vaccini”.

A questo punto, sia l’Amministrazione comunale che le Dirigenze trasmetteranno in tempi brevissimi all’ASL Romagna i nominativi dei bambini che al 10 marzo non risultavano a posto con il certificato vaccinale, per i quali le famiglie avevano prodotto nulla, oppure una semplice autocertificazione. Le esclusioni, ovviamente, saranno attivate a seguito della certezza, formalizzata dal Sevizio Sanitario, dell’inadempienza vaccinale alla scadenza fissata, presumibilmente nel giro di qualche settimana.

“Nel frattempo – proseguono Sindaco ed Assessore – mentre siamo già, nuovamente, alle prese con le proteste di alcuni genitori cosiddetti “no vax” che inutilmente ci chiedono (o intimano) di non applicare la legge dello Stato, leggiamo con sollievo che la soglia vaccinale fra i bambini emiliano romagnoli è ritornata dentro i limiti della sicurezza, fissati al 95%. Significa che il numero dei genitori convinti della necessità dei vaccini è finalmente aumentato, per il bene dell’intera collettività”.

Negli ultimi giorni, fra l’altro, molti sono stati i movimenti e gli aggiornamenti prodotti dai genitori presso l’ufficio scuola del Comune al fine di presentare la documentazione vaccinale richiesta. A tutt’oggi, quindi, i numeri dei bambini non in regola risultano i seguenti: 31 bambini al nido (28 non hanno presentato nulla e 3 autocertificazione) e 316 alla scuola dell’infanzia (92 nulla e 224 autocertificazioni). Per tutti serve ora, velocemente, il certificato vaccinale definitivo, emesso dalla Pediatria di Comunità, che attesta l’osservanza dell’obbligo. Diversamente, benché si tratti sicuramente di un atto non auspicabile, arriverà l’esclusione da scuola.