FORLÌ – Prevenire e combattere il disagio, il disorientamento e le fragilità dei più giovani. Coinvolgere i ragazzi in nuove e stimolanti attività per sostenerne e accrescerne il benessere, promuovendo situazioni di dialogo, socializzazione e confronto. Sono questi gli obiettivi del nuovo progetto di ascolto promosso dal Centro per le Famiglie della Romagna Forlivese in sinergia con l’Acchiappasogni, gli Sportelli Scolastici e il Consultorio Giovani dell’Ausl di Romagna, rivolto ad adolescenti e preadolescenti.
“Il progetto” – spiega l’Assessore Rosaria Tassinari – “si articola in due filoni ugualmente importanti e strategici per i nostri ragazzi. Il primo è stato denominato SpazioCiSi (forma contratta dell’espressione “ci si vede…” molto utilizzata dalle giovani generazioni) e consiste in uno spazio di ascolto rivolto a ragazzi e ragazze dai 12 ai 20 anni residenti nei 15 Comuni del comprensorio forlivese che stanno attraversando momenti difficili e delicati legati al proprio sviluppo fisico ed emotivo. Spazio CiSi desidera accogliere preadolescenti e adolescenti che stanno sperimentando le “normali difficoltà” del crescere, i dubbi, le incertezze e le ansie che connotano la vita quotidiana, specialmente quando si devono affrontare dei cambiamenti o si devono assumere decisioni importanti. L’azione dello psicologo dello spazio CiSi sarà volta a chiarire la natura e l’intensità dei problemi portati, e offrirà una lettura in grado di ridefinire il problema ed identificare e attivare le capacità e le risorse personali.”
“Oltre allo Spazio di ascolto saranno proposti periodicamente alcuni percorsi laboratoriali gratuiti per ragazzi dai 12 ai 17 anni. Si tratta non solo di piacevoli opportunità ludiche e di apprendimento, ma anche di innovative e coinvolgenti proposte di incontro, socializzazione, scambio e confronto per fare nuove amicizie, scoprire luoghi diversi, parlare di sé e confrontarsi, mettersi in gioco, coltivare passioni e talenti e conoscere nuovi adulti di riferimento.”
“Preadolescenza e adolescenza sono fasi del percorso di crescita caratterizzate da importanti cambiamenti” – conclude la Tassinari. “I ragazzi, in questa fase, si trovano di fronte a complessi compiti di sviluppo come la costruzione di un’identità, le scelte scolastiche e formative, la ricerca di indipendenza e di autonomia. Nell’affrontare queste sfide talvolta si sentono confusi e disorientati. Gli ultimi due anni di pandemia, inoltre, hanno colpito in modo significativo proprio i più giovani che hanno dovuto rinunciare alle occasioni di socialità, alla possibilità di frequentare attività sportive e culturali, agli incontri con gli amici e con le persone care. I ragazzi, pertanto, oggi più che mai, hanno bisogno di dare voce ai propri vissuti e di essere ascoltati per mobilitare le loro risorse ed energie e ritrovare il gusto di crescere.”
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