Cohousing Divisione Acqui, il Comune sarà parte civile

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Lo comunica dopo la notizia del rinvio a giudizio dei vertici della società Cooperativa Edificatrice Modena Casa, che aveva avviato il cantiere poi rimasto bloccato

Municipio-Comune-ModenaMODENA – Il Comune di Modena si costituirà parte civile nel processo che vedrà andare a giudizio i rappresentanti della società Cooperativa Edificatrice Modena Casa per la vicenda della palazzina del cohousing di via Divisione Acqui.

L’Amministrazione comunale lo comunica dopo la notizia del rinvio a giudizio dei vertici della società che aveva avviato il cantiere, rimasto poi bloccato nei primi mesi del 2018. Per il Comune, infatti, “l’accaduto ha pregiudicato un progetto di rilevante interesse pubblico promosso dall’Ente su aree pubbliche, compromettendone gli obiettivi. La vendita degli alloggi alle 20 famiglie è finalmente avvenuta nei giorni scorsi, ma con grande ritardo, con costi maggiori rispetto a quanto previsto in convenzione e a seguito di un lungo lavoro di mediazione tra i vari soggetti coinvolti, oltre che attraverso la deliberazione di diversi atti di Giunta e Consiglio comunale”, come sottolinea l’assessora alle Politiche abitative e all’Urbanistica Anna Maria Vandelli.

Lo scorso 18 novembre, comunque, sono stati stipulati i rogiti per tutti gli appartamenti al grezzo e gli alloggi sono ora di proprietà delle famiglie che, con il blocco del cantiere, hanno rischiato di rimanere senza casa e di perdere le somme di denaro anticipate per l’acquisto. I soggetti coinvolti hanno dovuto però sostenere costi aggiuntivi rispetto a quelli previsti e provvederanno ora a terminare i lavori in proprio.

Il Comune di Modena già nel 2018, quando il cantiere si era bloccato ed era emersa una non chiara gestione della società Cooperativa Edificatrice Modena Casa, aveva presentato una denuncia alla Procura, sulla base delle segnalazioni dei promissari acquirenti e delle anomalie emerse dai controlli. Ad agosto 2018 il ministero dello Sviluppo economico aveva nominato un commissario per gestire la situazione e a gennaio 2019 il Consiglio comunale aveva dato il via libera all’unanimità alla modifica della convenzione per il progetto di cohousing di via Divisione Acqui, in modo da consentire l’avvio del percorso per arrivare alla conclusione della vicenda.