Classifiche del Sole 24 Ore: nella media nazionale le sofferenze sul reddito dei riminesi dovute alla crisi

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stemma-colori-comune-riminiRIMINI – Anche la provincia di Rimini si trova insieme a quella quarantina di territori su cui la variazione del reddito complessivo, rapportando gli importi medi del 2016 (anno d’imposta 2015) rispetto al 2007, si attesta nel range tra il +1 e il -1%.

E’ quanto emerge dall’analisi pubblicata quest’oggi dal Sole 24 Ore che elabora i dati degli importi dichiarati al Fisco nel periodo di maggior sofferenza dell’economia italiana.

Dati su cui, come evidenzia il quotidiano economico, ha una forte incidenza il calo del numero dei contribuenti registrato in numerose provincie che, in termini statistici, ha fatto sì che l’importo medio aumentasse facendo registrare una miglior performance del territorio provinciale nonostante il fattore del calo del numero di contribuenti sia negativo.

Non è il caso della provincia di Rimini che, con una crescita dello 0,28% e un totale di 244.973, è tra le poche (meno di 10) province italiane che aumenta il proprio numero di contribuenti rispetto al 2007.

Nella terza e ultima comparazione pubblicata dal Sole 24 Ore, subito dopo quella di Bolzano, unica tra tutte le province italiane a registrare un segno positivo, è quella riminese, pur con un -0,6%, a classificarsi con un valore di 4.693 milioni di euro a classificarsi tra i “redditi aggregati”, dove a livello nazionale si è registrato un calo del -4,4%.

“Sono dati – ha commentato l’assessore alle Politiche finanziarie Gian Luca Brasini – che ci dicono quanto la crisi abbia picchiato duro in questi anni quasi in maniera omogenea sull’intero territorio nazionale su cui si registra un -1,32% del reddito medio degli italiani e di come le persone abbiano una minore capacità di spesa che incide sui consumi. I dati fanno apparire la nostra realtà in una situazione stabile, anche se, come evidenzia lo stesso studio, sono diverse le variabili che sarebbero necessarie per definire un quadro più attendibile e preciso.

Rimaniamo convinti che per riimettere denaro sul mercato occorre non mollare sul recupero evasione tributaria e fiscale, non solo per i valori materiali derivanti da tale opera, ma soprattutto per confermare il presidio e la deterrenza contro i comportamenti scorretti che un’azione coordinata sa produrre. Un’azione che nel 2016 ha visto il rientro di 269.492,66 euro da segnalazioni qualificate come compartecipazione al gettito erariale e che pone il Comune di Rimini ai primi posti in Italia per segnalazioni e per riconoscimento di quota di trasferimenti. Una cifra a cui si associano i 4.070.280,59 euro derivanti invece dal recupero delle imposte comunali, quali ICI, IMU, Imposta di soggiorno, pubbliche affissioni, TARI e ISCOP. “